Empowerment organizzativo. In Toscana Ordini professionali in sinergia per tutelare le pari opportunità
All’incontro, promosso da Opi Firenze-Pistoia e dall’Ordine degli psicologi della Toscana, hanno partecipato avvocati, architetti, infermieri, psicologi, commercialisti e contabili, medici e odontoiatri. L’obiettivo: facilitare il processo di crescita lavorativa e professionale nel rispetto delle differenze di genere e di età.
26 NOV - Un confronto inter-ordinistico sul tema delle pari opportunità, per focalizzare l’attenzione su esperienze di condivisione di buone prassi, finalizzate a facilitare il processo di crescita lavorativa e professionale nel rispetto delle differenze di genere e di età. Si è tenuto nei giorni scorsi a Firenze, il corso formativo “Empowerment organizzativo. L’alleanza delle differenze nelle strategie di sviluppo. Un confronto tra professioni”, messo a punto dall’Ordine delle professioni infermieristiche interprovinciale Firenze-Pistoia in collaborazione con l’Ordine degli psicologi della Toscana che ha ospitato il corso nella propria sede. Al convegno sono intervenuti, anche l’Assessore al Comune di Firenze per le pari opportunità
Sara Funaro e la presidente della Commissione pari opportunità della Regione Toscana
Rosanna Pugnalini.
All’incontro hanno partecipato rappresentanti degli ordini degli avvocati, architetti, infermieri, psicologi, commercialisti e contabili, medici e odontoiatri con l’obiettivo comune di evidenziare la necessità di attivare delle reti che possano permettere di agire anche a livello politico su argomenti relativi alle differenze di genere e sulle opportunità di genere. “Ogni Ordine – spiega l’Opi Firenze-Pistoia in una nota - ha esposto una serie di interventi messi in atto al tal fine: chi attraverso l'adozione di carte etiche, chi con l'istituzione di organismi interni per le parti opportunità. Hanno esposto anche i loro interventi formativi pensati per sensibilizzare i propri iscritti”.
Opi Firenze-Pistoia ha parlato della necessità di formare gruppi di lavoro finalizzati a individuare aree deprofessionalizzate. “L’obiettivo è quello di costituire un tavolo inter-ordinistico per costruire un’agenda di azioni politiche a sostegno dello sviluppo del management femminile a livello micro, per lo sviluppo e il sostegno della partecipazione ai processi di cambiamento del sistema in cui si opera, e macro, attraverso l’incremento del management femminile sui vari livelli decisionali. Lo scoglio da superare resta la dinamica di lavoro: il 70% del lavoro infermieristico è organizzato sulla turnistica h24 che esaurisce le risorse professionali”.
Il comune proposito raggiunto dagli Ordini presenti professionali per il futuro è quello di “avviare una collaborazione tra ordini che preveda una serie di interventi congiunti. Un punto d’incontro importante perché apre nuove prospettive di collaborazione su tematiche che spaziano dalle pari opportunità alla differenza di genere, fino alla violenza in generale”, commenta l’Opi.
26 novembre 2018
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