Pneumologia pediatrica. XXII Congresso nazionale Smiri: “È boom di malattie respiratorie anche tra i bambini”
Asma e rinite allergica colpiscono il 10% e il 40% dei bimbi nel nostro Paese. Lotta al fumo e dieta mediterranea le prime regole della prevenzione. Questi i dati emersi al XXII congresso nazionale della Simri in corso a Pisa con oltre 500 specialisti. Contro il tabagismo al via la campagna “Dai un calcio al fumo”
28 SET - Nel nostro Paese crescono tra i giovanissimi le malattie respiratorie. L’asma colpisce ormai un bambino su dieci con più di 6 anni. Il 20% degli adolescenti e quattro bimbi su dieci soffrono invece di gravi forme di riniti allergiche. Sotto accusa sono i fattori ambientali, responsabili da soli di un terzo delle patologie infantili, ma anche gli stili di vita. In particolare per la prevenzione svolge un ruolo sempre più importante l’alimentazione. Va consumata, fin dai primissimi anni di vita, una dieta sana ed equilibrata come quella mediterranea. E rimane fondamentale combattere il fumo, un’abitudine che ha oltre l’11% degli adolescenti italiani.
Sono questi alcuni dei dati emersi dal 22° congresso nazionale della Società Italiana per le Malattie Respiratorie Infantili (Simri) che si svolge fino a domani a Pisa. Un meeting che vede la partecipazione di oltre 500 specialisti di tutta Italia nonché di alcuni relatori internazionali.
“È dimostrato che una nutrizione ricca di cibi antiossidanti può avere un effetto protettivo e contrastare l’insorgenza di disturbi gravi come allergie, asma o respiro sibilante – ha
Giorgio Piacentini, Presidente nazionale Simri – via libera quindi al consumo di pesce, soprattutto quello azzurro. Tra la frutta e la verdura sono da preferire quelle rosse come pomodori, carote e uva. Quest’ultima è molto ricca di resveratrolo, una sostanza che svolge una potentissima azione antiossidante”.
I giovanissimi residenti nel nostro Paese però consumano sempre meno questo genere di alimenti, ha ricordato
Elisabetta Bignamini, Vice Presidente della Società scientifica – Infatti il 21% dei bambini tra i 6 e i 10 anni risulta in sovrappeso e ben il 9% addirittura obeso. È dimostrato come l’asma presenta una maggiore incidenza tra chi soffre di gravi problemi di peso. Anche il controllo e il trattamento della malattia risultano più difficili rispetto ad un paziente normopeso. Per questo consigliamo agli italiani di ogni fascia d’età di consumare regolarmente la sana ed equilibrata dieta tipica del Mare Nostrum. Con il suo limitato apporto di cibi contenenti grassi saturi e colesterolo è la più indicata per la salvaguardia del benessere”.
Anche quest’anno la Simri, in occasione del suo congresso nazionale, promuove il progetto Dai un calcio al fumo. Domani a Pisa si terrà un evento che vedrà la partecipazione di oltre 100 studenti e insegnanti dell’Istituto Comprensivo Statale “Leonardo Fibonacci” di Pisa che presenteranno i loro elaborati (disegni, filmati) contro il tabagismo giovanile. A seguire gli alunni potranno prendere letteralmente a “calci il fumo” abbattendo dei birilli a forma di sigarette, sistemati come barriera su mini aree di rigore.
Negli ultimi anni gli specialisti hanno a disposizione nuove e più efficaci terapie contro le forme più gravi di asma e di altre patologie e come per altre branche della medicina anche la pneumologia si sta indirizzando verso l’utilizzo di cure sempre più “personalizzate”. “Ogni singolo bimbo – ha detto Piacentini – presenta, infatti, delle caratteristiche specifiche che sono completamente diverse rispetto a quelle che può avere sia un adulto che un suo coetaneo. Un paziente presenta uno specifico marcatore e deve essere quindi curato con un determinato trattamento. In quest’ottica le prospettive più interessanti per il futuro sono rappresentate dai farmaci biologici”.
Infine da Congresso arriva un appello ai tutti i genitori italiani affinché vaccinino i propri figli. “Sono importantissimi anche per la prevenzione delle patologie respiratorie – ha
Renato Cutrera, Past President della Simri – alcune di queste malattie sono molto gravi e difficili da controllare nei più giovani e quindi non possono essere sottovalutate. Per esempio, la pertosse se colpisce un bambino nei primissimi mesi di vita può essere addirittura mortale. È quindi fondamentale che tutti i membri della famiglia siano immunizzati, soprattutto eventuali fratelli maggiori. Non solo. Le vaccinazioni sono molto importanti anche in bambini con patologie croniche come l’asma. Servono a evitare l’insorgenza di aggravamenti o di complicanze in seguito a malattie infettive. Chi invece è alle prese con infezioni respiratorie ricorrenti ha maggiore necessità dell’antipneumococcico. Raccomandiamo infine anche la somministrazione del vaccino contro l’influenza stagionale invernale. Gli italiani devono quindi ricominciare a fidarsi di questi fondamentali presidi sanitari”.
28 settembre 2018
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