Nursing Up: “Plauso agli Opi toscani per la lettera sulle alte competenze degli infermieri”
L'idea degli Ordini professionali è stata quella di rivolgersi ai cittadini contro i messaggi fuorvianti e allarmanti tesi ad alimentare la polemica dell'assistenza infermieristica nel campo del 118. Per il sindacato “nessuno si dovrebbe sentire in diritto di minare il rapporto fiduciario che lega infermiere e paziente, attaccando una categoria già vessata al livello contrattuale e andando ad alimentare un ingiustificato sentimento di insicurezza”.
03 LUG - “Condividiamo l'iniziativa e ne riconosciamo il valore: la lettera che gli Opi della Toscana hanno scritto ai cittadini, è un'iniziativa chiarificatrice che va a vantaggio sia di chi si rivolge alla sanità, sia dei professionisti della salute, troppe volte attaccati per ragioni strumentali e distorsive che poco hanno a che fare con la qualità dei servizi prestati e quindi, in definitiva, con l'alto livello di preparazione degli infermieri italiani, che, lo ribadiamo ancora una volta se non bastasse, sono professionisti laureati e specializzati”.
Così
Antonio De Palma, presidente Nursing Up, commenta la missiva indirizzata ai cittadini dagli Ordini professionali regionali toscani, stanchi delle polemiche politiche e interprofessionali sulla rilevanza e l’appropriatezza dell’intervento infermieristico nell’emergenza.
“Nessuno si dovrebbe sentire in diritto di minare il rapporto fiduciario che lega infermiere e paziente, attaccando una categoria già vessata al livello contrattuale e andando ad alimentare un ingiustificato sentimento di insicurezza - prosegue il sindacalista - in un momento storico che vede oltretutto l'innalzarsi delle aggressioni nei confronti del personale sanitario in pronto soccorso e in corsia”.
L'idea degli Ordini professionali, ricorda il Nursing, “è stata quella di rivolgersi ai diretti interessati, i cittadini, che vengono bombardati quotidianamente da messaggi fuorvianti e allarmanti, tesi ad alimentare la sterile polemica, senza nulla concedere allo spirito di verità e alla correttezza delle informazioni fornite. In questo gap si colloca la comunicazione delle Opi toscane, che rimettono la palla al centro affinché sia il cittadino a prendere posizione, rispondendo senza mezzi termini alla domanda: ‘È meglio un mezzo di soccorso con medico o con infermiere?’”.
La dibattuta questione è quella dell'assistenza infermieristica nel campo del 118 e l'intento, quello di far passare il messaggio che “l'infermiere è un professionista laureato - si legge nella lettera - e che per lavorare sui mezzi di soccorso avanzati, ha conseguito master, specializzazioni e si forma costantemente”.
“Noi del Nursing Up – prosegue la nota del sindacato - troviamo utile e importante il fatto di divulgare una tale informazione, e, nel contempo, fornire il quadro giuridico nel quale ci si è mossi negli ultimi trent'anni di sistematizzazione della sanità pubblica. Ci riferiamo alla parte del documento in cui gli Opi ricordano al cittadino: ‘Devi sapere che fin dal 1992 un Decreto del Presidente della Repubblica attribuisce responsabilità al personale infermieristico nell’ambito dei protocolli della Centrale 118, della ricezione, registrazione e selezione delle chiamate, nella determinazione dell’apparente criticità dell’evento segnalato, nella codificazione delle chiamate e delle risposte. Devi sapere che il DM 17/12/2008 definisce le tipologie di mezzi di soccorso che prevedono ,oltre all’autista, nel mezzo di soccorso avanzato O Infermiere O medico O entrambi. Decreto avvalorato dal DM 70 /2015 oltre che da interpretazione autentica del 20/05/2017. Devi sapere che la Raccomandazione n.15 del ministero della Salute del Febbraio 2013 afferma che nei servizi di emergenza/urgenza l’ obiettivo sia quello di garantire prestazioni immediate agli utenti che presentano alterazioni delle funzioni vitali tali da compromettere potenzialmente e gravemente lo stato di salute e non di una diagnosi medica che è certamente fondamentale e necessaria ma che arriverà subito dopo’”.
Oltre al plauso, il Nursing Up esprime “vicinanza allo spirito dell'iniziativa toscana, auspicando che venga estesa in tutte le altre regioni italiane, con lo scopo di colmare il gap comunicativo nei confronti dei cittadini, sintonizzandosi sulle loro istanze, come peraltro gli infermieri fanno ogni giorno della loro vita, come hanno sempre fatto in passato e sempre faranno in futuro. Essendo questa la mission alla quale i professionisti della salute si sono votati con orgoglio e abnegazione scegliendo questa meravigliosa professione”.
03 luglio 2018
© Riproduzione riservata
Altri articoli in QS Toscana