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Influenza. Allarme accessi impropri al Pronto Soccorso di Arezzo. La Asl: “Rivolgetevi al vostro medico di famiglia”

Su 2.796 accessi al PS tra il 23 dicembre e il 3 gennaio, il 83% erano codici minori, cioè “situazioni che non necessitavano del pronto soccorso”, evidenzia il direttore della Asl Toscana sud est Enrico Desideri. “Sarebbe importante che i nostri cittadini si rivolgessero al pronto soccorso solo quando è necessario. Per il resto, influenza compresa, si faccia riferimento al proprio medico”, esorta Desideri rivolto ai cittadini.

04 GEN - “In caso di influenza non andate al pronto soccorso, ma rivolgetevi al vostro medico di famiglia o alla continuità assistenziale”. E’ l’appello lanciato dal direttore della Asl Toscana sud est Enrico Desideri e dal direttore del Dipartimento di Medicina Generale Dario Grisillo a fronte dei dati registrati di recente nella struttura aretina. Su 2796 accessi nel periodo 23 dicembre-3 gennaio, i ricoveri sono stati 256, quindi il 9,2%. “Una percentuale che è addirittura minore a quella registrata in media”, spiega la Asl evidenziando che, dunque, “l’83% delle persone che si sono presentate ha avuto codici minori, quindi si trattava di situazioni che non necessitavano del pronto soccorso”.

“Ieri ho fatto un sopralluogo al San Donato. I nostri medici e  infermieri si stanno prodigando, in un momento non facile. Il problema delle barelle c’è stato, l’affluenza è record, purtroppo, ma sarebbe importante che i nostri cittadini si rivolgessero al pronto soccorso solo quando è necessario – ha spiegato Enrico Desideri - Per il resto, influenza compresa, è più opportuno fare riferimento al proprio medico”.

“I medici di famiglia sono a disposizione e, in loro assenza, è possibile rivolgersi alla continuità assistenziale, il sabato, la domenica e la notte per esempio – precisa Grisillo – Buona parte della popolazione pensa al pronto soccorso come prima soluzione dei problemi, ma non è così. Per l’influenza per esempio basta qualche giorno di riposo, un antipiretico, bere tanta acqua e mangiare leggero, anche se i sintomi fanno pensare a qualcosa di più impegnativo. In realtà andando al pronto soccorso ci si espone a virus e bacilli portati dagli altri pazienti. E’ meglio rivolgersi in primis al medico di famiglia. Sarà lui, che conosce bene la storia clinica del paziente, a indicare la strada del pronto soccorso qualora ce ne fosse bisogno”.

Il picco dell’influenza era atteso a febbraio ma è arrivato prima. “Colgo l’occasione per ricordare l’importanza del vaccino, non solo per le fasce a rischio della popolazione ma per tutti. E’ ancora possibile sottoporsi alla vaccinazione, sempre rivolgendosi al medico di famiglia”, ha concluso Grisillo.

04 gennaio 2018
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