quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Giovedì 04 GENNAIO 2018
Influenza. Allarme accessi impropri al Pronto Soccorso di Arezzo. La Asl: “Rivolgetevi al vostro medico di famiglia”

Su 2.796 accessi al PS tra il 23 dicembre e il 3 gennaio, il 83% erano codici minori, cioè “situazioni che non necessitavano del pronto soccorso”, evidenzia il direttore della Asl Toscana sud est Enrico Desideri. “Sarebbe importante che i nostri cittadini si rivolgessero al pronto soccorso solo quando è necessario. Per il resto, influenza compresa, si faccia riferimento al proprio medico”, esorta Desideri rivolto ai cittadini.

“In caso di influenza non andate al pronto soccorso, ma rivolgetevi al vostro medico di famiglia o alla continuità assistenziale”. E’ l’appello lanciato dal direttore della Asl Toscana sud est Enrico Desideri e dal direttore del Dipartimento di Medicina Generale Dario Grisillo a fronte dei dati registrati di recente nella struttura aretina. Su 2796 accessi nel periodo 23 dicembre-3 gennaio, i ricoveri sono stati 256, quindi il 9,2%. “Una percentuale che è addirittura minore a quella registrata in media”, spiega la Asl evidenziando che, dunque, “l’83% delle persone che si sono presentate ha avuto codici minori, quindi si trattava di situazioni che non necessitavano del pronto soccorso”.

“Ieri ho fatto un sopralluogo al San Donato. I nostri medici e  infermieri si stanno prodigando, in un momento non facile. Il problema delle barelle c’è stato, l’affluenza è record, purtroppo, ma sarebbe importante che i nostri cittadini si rivolgessero al pronto soccorso solo quando è necessario – ha spiegato Enrico Desideri - Per il resto, influenza compresa, è più opportuno fare riferimento al proprio medico”.

“I medici di famiglia sono a disposizione e, in loro assenza, è possibile rivolgersi alla continuità assistenziale, il sabato, la domenica e la notte per esempio – precisa Grisillo – Buona parte della popolazione pensa al pronto soccorso come prima soluzione dei problemi, ma non è così. Per l’influenza per esempio basta qualche giorno di riposo, un antipiretico, bere tanta acqua e mangiare leggero, anche se i sintomi fanno pensare a qualcosa di più impegnativo. In realtà andando al pronto soccorso ci si espone a virus e bacilli portati dagli altri pazienti. E’ meglio rivolgersi in primis al medico di famiglia. Sarà lui, che conosce bene la storia clinica del paziente, a indicare la strada del pronto soccorso qualora ce ne fosse bisogno”.

Il picco dell’influenza era atteso a febbraio ma è arrivato prima. “Colgo l’occasione per ricordare l’importanza del vaccino, non solo per le fasce a rischio della popolazione ma per tutti. E’ ancora possibile sottoporsi alla vaccinazione, sempre rivolgendosi al medico di famiglia”, ha concluso Grisillo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA