In Toscana l’allarme della Cgil: “200mila cittadini senza medico di base”. Bezzini risponde: “Lavoriamo a un progetto per le aree disagiate”
Cgil: “Secondo rapporto Agenas dal 2019 al 2021 2mila mmg in meno in Italia. In Toscana nel 2022 erano 2653 di cui circa 1900, il 73%, con più di 27 anni di attività. Nei prossimi 4-5 anni ci sarà fuoriuscita del 25% dei medici di base, non compensati da nuovi ingressi”. Bezzini: “Al lavoro su aree disagiate. Sfruttiamo spazi concessi dalla normativa: massimale mmg a 1800 assistiti, dai tirocinanti far assistere oltre i 1000 pazienti”.
29 SET - “In Toscana circa 200mila cittadini non hanno il medico di medicina generale, c’è una carenza ormai strutturale sia nel Paese sia in Toscana. Secondo il rapporto Agenas, dal 2019 al 2021 c’è stata una riduzione di oltre 2mila unità in Italia. In Toscana nel 2022 erano 2653 i medici di medicina generale di cui circa 1900, il 73%, supera i 27 anni di attività. Si stima che nei prossimi 4-5 anni ci sarà la fuoriuscita di circa il 25% dei medici di base che non saranno compensati da nuovi ingressi in quanto le borse di studio restano vacanti da parte dei giovani medici”.
Così Pasquale D’Onofrio, segretario Fp Cgil Medici e dirigenza Ssn Toscana, intervenendo ieri alla Festa di “LiberEtà” dello Spi Cgil a Siena. Tema al centro della manifestazione, ricorda una nota, la carenza dei medici di famiglia nelle aree interne.
Secondo l’assessore regionale al diritto alla salute Stefano Bezzini “stiamo adottando delle misure, sfruttando gli spazi che la normativa consente: l’innalzamento a 1800 del massimale di assistiti su base volontaria per ciascun medico di base; il fatto che i tirocinanti possano assistere fino a 1000 persone, un utilizzo più ottimale di risorse che potrebbe derivare dalla riforma della continuità assistenziale”.
“Stiamo lavorando a un progetto specifico – ha spiegato l’assessore -, mirato sulle aree disagiate, per incentivare la presenza di medici di base nei contesti territoriali più periferici”.
Per la segretaria generale dello Spi Cgil di Siena Daniela Cappelli “in Toscana l’anno scorso secondo i dati della Fondazione Gimbe mancavano 143 medici, un dato che sta continuando a peggiorare, lasciando scoperte nella Toscana sud est molte persone. Le proiezioni ci dicono che è previsto nei prossimi anni un ulteriore calo di 250 medici”.
“C’è ancora troppa carenza di medici soprattutto nelle aree interne e di infermieri negli ospedali - afferma il segretario Spi Cgil di Arezzo Giancarlo Gambineri -. Stato e Regione devono impegnarsi e investire risorse, è fondamentale per gli anziani ma anche per i non anziani”.
“In provincia di Grosseto, dove c’è poca popolazione in un territorio vasto, quello della carenza dei medici è un tema sentito - ha evidenzato infine il segretario Spi Cgil Grosseto Erio Giovannelli -. Mancano anche i pediatri. Stiamo lavorando perché questa carenza si riduca, anche con la proposta che faremo alla Asl per le case di comunità piccole, che chiederemo siano individuate nelle aree interne dopo il confronto con il sindacato”.