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Focolaio di aviaria in Versilia: l’Ausl adotta le misure di contenimento

È stata istituita nell’area intorno all’allevamento una zona di protezione del raggio di tre chilometri e una zona di sorveglianza del raggio di 10 chilometri dall’allevamento sede dell’infezione. Sono ricadenti nella zona di sorveglianza in tutto o in parte, tutti i Comuni della Versilia (Viareggio, Massarosa, Camaiore, Pietrasanta, Seravezza, Stazzema e Forte dei Marmi) e una piccola parte del Comune di Montignoso.

04 APR - L’Azienda Usl Toscana nord ovest, Dipartimento di Prevenzione – Area omogenea di sicurezza alimentare e sanità pubblica veterinaria comunica che è stato rilevato un caso di influenza aviaria in un allevamento avicolo rurale di Pietrasanta, originato con ogni probabilità da uccelli migratori.

Il Servizio veterinario della ASL ha istituito misure per il contenimento della diffusione del virus, seguendo i protocolli vigenti.

È stata pertanto istituita nell’area intorno all’allevamento una zona di protezione del raggio di tre chilometri e una zona di sorveglianza del raggio di 10 chilometri dall’allevamento sede dell’infezione. Sono ricadenti nella zona di sorveglianza in tutto o in parte, tutti i Comuni della Versilia (Viareggio, Massarosa, Camaiore, Pietrasanta, Seravezza, Stazzema e Forte dei Marmi) e una piccola parte del Comune di Montignoso.

La Ausl Toscana nord ovest richiede la collaborazione di tutti, per contenere la circolazione del virus tra gli animali.

Agli allevatori commerciali interessati sono fornite specifiche e precise disposizioni.

Agli allevatori per autoconsumo si raccomandano poche e semplici regole da osservare, tra cui: mantenere per quanto possibile gli animali al chiuso per evitare il contatto con gli uccelli migratori; non lasciare l’acqua di abbeverata e il mangime esposti all’ambiente esterno; impedire l’accesso ai selvatici, ai cani e ai gatti; non permettere l’ingresso in allevamento a persone estranee; non portare fuori dall’allevamento animali o oggetti venuti a contatto con animali. E’ raccomandato inoltre l’utilizzo di indumenti e calzature dedicate all’uso esclusivo dell’accudimento del pollame allevato.

Si raccomanda – si legge in una nota della Ausl - di prestare attenzione a eventuali sintomi di malattia fra gli animali allevati (mancanza di appetito, diarrea, abbattimento o morte improvvisa ) o mortalità anomale.

I casi sospetti devono essere segnalati al Servizio veterinario competente. La tempestività della segnalazione di sintomi o mortalità sospette nel pollame o altri avicoli è fondamentale per evitare la trasmissione del virus ad altre popolazioni animali.

Tra le misure più importanti istituite nelle zone di protezione e sorveglianza: il divieto di tenere fiere, esposizioni, mercati, mostre e vendita ambulante di pollame o volatili e il divieto di rilascio di volatili per ripopolamento faunistico venatorio.

Si ricorda che il consumo delle carni di pollame e delle uova non rappresenta alcun rischio per l’uomo.

Tutti i provvedimenti rimangono in vigore fino a revoca da parte dell’Azienda ASL Toscana nord ovest.

04 aprile 2023
© Riproduzione riservata

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