Pillola anti-Covid. Al San Giuseppe di Empoli il Molnupiravir prescritto a 25 pazienti: buoni i risultati già dai primi giorni
Il trattamento, indicato nei pazienti sintomatici, deve iniziare necessariamente a pochi giorni (non più di 5 giorni) dall’insorgenza dei primi disturbi. La cura è indicata per pazienti fragili che presentano specifici fattori di rischio, secondo criteri stabiliti da AIFA, tra i quali problemi cardiaci, renali, polmonari, obesità, diabete, neoplasie, immunodeficit. A breve disponbile anche il secondo antivirale: Paxlovid.
04 FEB - Sono già 25 i pazienti curati, da inizio gennaio, con la pillola anti-Covid (Molnupiravir il nome scientifico) presso l’Ospedale San Giuseppe di Empoli. Questo tipo di terapia domiciliare consiste in 4 capsule ad uso orale, da prendere due volte al giorno per 5 giorni.
Il trattamento, indicato nei pazienti sintomatici, deve iniziare necessariamente a pochi giorni (non più di 5 giorni) dall’insorgenza dei primi disturbi.
La cura è indicata per pazienti fragili che presentano specifici fattori di rischio, secondo criteri stabiliti da AIFA, tra i quali problemi cardiaci, renali, polmonari, obesità, diabete, neoplasie, immunodeficit, patologie che in caso di infezione da Sars-CoV-2 potrebbero favorire un suo aggravamento.
A differenza degli anticorpi monoclonali questa pillola agisce direttamente da antivirale riducendo il rischio di progressione della malattia.
Come già avviene per i monoclonali, la selezione dei pazienti è affidata ai medici di medicina generale, che hanno in carico i soggetti eleggibili per questo tipo di trattamento. Tramite una scheda di pre-arruolamento, predisposta dalla Regione Toscana sulla base delle indicazioni AIFA, e l’acquisizione del consenso informato, i pazienti vengono individuati e indirizzati ai centri specialistici di malattie infettive che prendono in carico il paziente e prescrivono questo tipo di terapia domiciliare. Il medico infettivologo prescrive il farmaco e in poche ore è possibile ritirarlo (da un delegato del paziente) direttamente alla farmacia ospedaliera.
“Fino ad ora abbiamo riscontrato buoni risultati, già dai primi giorni, nei 25 pazienti a cui è stata somministrata la pillola anti-Covid. È una terapia ad attivazione più rapida rispetto agli anticorpi monoclonali che al contrario richiede una organizzazione più complessa in quanto il farmaco va somministrato endovena in Pronto Soccorso - spiega
Mauro Brizzi, Direttore infettivologia Empoli -. Con i pazienti che mi vengono segnalati ho di norma un colloquio telefonico prima di prescrivere il farmaco, per verificare eleggibilità ed integrare i dati anamnestici forniti dal medico di medicina generale. A breve - conclude Brizzi - arriverà anche il secondo antivirale, la pillola Paxlovid. Lo scopo di queste terapie anti-Covid è quello di evitare il ricovero ospedaliero, ma non sono sostitutive della vaccinazione, che al momento resta sempre l’arma più efficace contro il Covid-19”.
04 febbraio 2022
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