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Sangue. L’appello ai donatori di Avis Toscana: “Chi sta bene vada a donare”

“Serve uno sforzo straordinario per garantire le cure di tanti pazienti e far fronte all’inevitabile calo delle donazioni conseguente alla nuova ondata pandemica. Così potremo garantire il più possibile la somministrazione di trasfusioni o di farmaci emoderivati ai pazienti che ne dipendono” ha detto la presidente di Avis Toscana Claudia Firenze

14 GEN - La nuova ondata pandemica di queste settimane sta avendo effetti negativi anche sulle donazioni di sangue: sono tante le disdette delle prenotazioni da parte dei donatori alle prese con contagi e quarantene. Una situazione che potrebbe aggravarsi nelle prossime settimane e a cui Avis, la più grande rete associativa del sangue che opera in Toscana, risponde con un forte appello ai donatori.
 
“Serve uno sforzo mirato - afferma la presidente di Avis Regionale Toscana Claudia Firenze - per far fronte all’inevitabile calo delle donazioni di questi giorni. Per questo invitiamo chi sta bene a chiamare l’Avis del proprio territorio e andare a donare sangue e plasma, anticipando se possibile la prenotazione. Così potremo garantire il più possibile la somministrazione di trasfusioni o di farmaci emoderivati ai pazienti che ne dipendono. Apprezziamo - aggiunge Firenze - la disposizione dell’assessorato alla salute della Regione alle Asl di fare un’attenta programmazione delle attività per contenere le carenze. Come abbiamo sottolineato molte volte, solo unendo gli sforzi e valorizzando al meglio la generosità dei donatori è possibile garantire sostenibilità al sistema trasfusionale”.
 
Avis sottolinea come sia necessario l’impegno di tutti per reggere l’urto di questa ondata. “Sia quello dei donatori abituali che, compatibilmente alle loro possibilità e alle norme sul numero di donazioni consentite, sono chiamati a intervenire prima possibile. Sia - aggiunge Firenze - dei non ancora donatori che hanno in mano la possibilità di fare un gesto nuovo e veramente importante, che salva le vite delle persone”.
 
E proprio dai nuovi donatori arrivano buone notizie per Avis Toscana. Sono stati 6.723 i nuovi soci di Avis in Toscana, 3.638 di essi nella fascia di età fra i 18 e i 35 anni. Un ricambio generazionale che, pur nelle difficoltà di questi anni di pandemia, non si interrompe. “Ma può non bastare - commenta ancora Claudia Firenze - e dobbiamo sempre sottolineare con forza quanto sia importante che i giovani inizino a donare: non costa niente e rende fieri e felici di aver compiuto un gesto così importante per chi ha bisogno”.
Nel corso del 2021 le donazioni targate Avis, che rappresentano oltre il 50% delle totali in Toscana, hanno sostanzialmente tenuto, nonostante le difficoltà della faticosa uscita dalla pandemia. Sono state 110.787, l’1,9% in meno rispetto al 2020 con un aumento però dell’1,7% delle prenotazioni e un calo importante negli ultimi giorni dell’anno per i motivi già ricordati. “La prenotazione e la programmazione delle donazioni è il valore aggiunto del sistema - conclude Firenze - e voglio ringraziare tutti gli operatori, i volontari e i giovani del servizio civile che ogni giorno in Avis tengono le fila dei donatori chiamandoli e invitandoli a prenotare per garantire un flusso costante. Con lo sforzo e la generosità di tutti riusciremo ad uscire anche da questa nuova situazione complicata”.

14 gennaio 2022
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