Covid. In un anno persi 2,7 mln posti di lavoro nella UE. Più colpiti gli uomini che le donne
Il dato evidenziato da Eurostat si conferma anche per l’Italia dove il tasso di occupazione è calato complessivamente dello 0,9% rispetto a una media europea dello 0,6%. Ma per gli uomini la perdita è stata dell’1,1 a fronte dello 0,7 delle donne. I paesi più colpiti Spagna, Estonia e Lettonia ma in Italia scontiamo comunque un numero di occupati ante pandemia di quasi 10 punti percentuali al di sotto della media UE.
03 MAG - Sono 2,7 milioni i cittadini della Ue che hanno perso il lavoro nell’ultimo anno a seguito della crisi dovuta alla pandemia.
Il dato è stato evidenziato da Eurostat che ha messo a confronto gli occupati nei 27 membri della UE presenti nel quarto trimestre del 2019 con quelli del quarto trimestre del 2020.
Nel quarto trimestre del 2020 le persone occupate erano 188,7 milioni, pari al 72,6% della popolazione totale dell'UE di età compresa tra 20 e 64 anni, rispetto ai 191,4 milioni (73,2%) del quarto trimestre del 2019, facendo quindi registrare un calo complessivo dello 0,6%.
A pagare di più sono stati gli uomini che hanno accusato una perdita di 1,7 milioni di posti di lavoro dal quarto trimestre del 2019 al quarto trimestre del 2020, con un calo di 0,9 punti percentuali nel tasso di occupazione (dal 79,1% al 78,2%), mentre l'occupazione femminile è diminuita di 1 milione di unità, pari a un taglio di 0,4 punti percentuali del tasso di occupazione (dal 67,4% al 67,0%).
Il calo più elevato del tasso di occupazione in Spagna, Estonia e Lituania
Quasi tutti gli Stati membri dell'UE, ad eccezione di Polonia, Lussemburgo, Malta e Grecia, hanno registrato una diminuzione dei loro tassi di occupazione tra il quarto trimestre del 2019 e il quarto trimestre del 2020, con un calo di oltre 2 punti percentuali registrato in Spagna, Estonia e Lituania.
Per l’Italia il calo del tasso di occupazione registrato da Eurostat nel periodo è stato complessivamente dello 0,9%. Siamo infatti passati da un tasso del 63,8% al 62,9%. Anche in Italia la perdita di posti di lavoro è stata più marcata tra gli uomini che segnano un – 1,1% rispetto a un – 0,7% delle donne.
Da sottolineare che questo calo si registra in Italia in un quadro occupazionale già molto penalizzato rispetto alla media nella UE ante pandemia che vedeva il nostro Paese già al di sotto di quasi 10 punti percentuali (media UE 73,2% di persone occupate tra i 20 e i 64 anni nel quarto trimestre 2019, a fronte del 63,8% dell'Italia).
03 maggio 2021
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