Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Martedì 26 NOVEMBRE 2024
Studi e Analisi
segui quotidianosanita.it

Medicina generale. Per l'84% dei medici di famiglia vantaggi da integrazione fra professionisti


E' quanto emerso dall'indagine annuale del centro studi Fimmg, presentata in occasione del 70° Congresso nazionale in corso a Santa Margherita di Pula. Per i medici di famiglia la condivisione della cartella clinica via web è la migliore soluzione per comunicare.

10 OTT - Il lavoro in squadra dei Mmg, la loro integrazione con gli specialisti e la collaborazione con altre figure professionali è considerata dagli stessi medici di medicina generale un’opportunità di crescita professionale che produce benefici per il paziente. Per l’84,3% dei mmg i vantaggi dell’integrazione sono “molti” o “abbastanza”. Il 46% ritiene, però, che in mancanza di un’organizzazione adeguata ci possa essere il rischio di confusione tra ruoli e responsabilità. E’ quanto emerge dall’indagine annuale del Centro Studi Fimmg, presentata in occasione del 70° Congresso nazionale in corso a Santa Margherita di Pula. Lo studio è stato realizzato attraverso interviste via web su un campione di oltre mille medici, rappresentativo di un universo di circa 50mila mmg.
 
Sul fronte della comunicazione tra medici per definire diagnosi o percorsi terapeutici del paziente, la condivisione della cartella clinica per via telematica viene indicata come la soluzione idealmente più efficace, a minor consumo di risorse, anche se finora meno utilizzata. Gli strumenti più diffusi rimangono l'impegnativa e i documenti portati dal paziente, anche se quasi la metà dei medici di famiglia li considerano spesso inefficaci perché vengono dimenticati dai pazienti o perché questi ultimi non sanno riferire la terapia e gli esiti degli accertamenti
La difficoltà a trovare sedi per costituire forme aggregative è considerata l’ostacolo principale per realizzare a pieno un’integrazione tra mmg, mentre la scarsa comunicazione sui reciproci interventi rappresenta lo scoglio più grande per quella tra medici di famiglia e di continuità assistenziale.
 
“Dall’indagine emerge una forte consapevolezza da parte della categoria rispetto all'opportunità offerta dai meccanismi di integrazione professionale e nell'individuare la condivisione telematica della scheda sanitaria dell'assistito con gli specialisti come la migliore potenzialità comunicativa a nostra disposizione – ha commentato il responsabile del Centro Studi Fimmg, Paolo Misericordia –.  I medici di medicina generale sono concordi nell’affermare che solo integrando il lavoro tra di loro e con gli specialisti, e collaborando con altre figure professionali, si può sperare di raggiungere migliori risultati nella cura dei pazienti, nella riduzione delle complicanze e degli eventi avversi e contenere i costi finali. Il modello del 'lavorare da solo'non può più reggere e sicuramente non reggerà nel prossimo futuro ed è e sarà indispensabile passare al modello integrato del lavoro in team”.

10 ottobre 2014
© Riproduzione riservata


Altri articoli in Studi e Analisi

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale e operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy