In lieve diminuzione il numero di casi di sindromi simil-influenzali (ILI) in Italia rispetto alla settimana precedente. Nella tredicesima settimana del 2024, l’incidenza è pari a 5,1 casi per mille assistiti (5,5 nella settimana precedente). Nella tredicesima settimana del 2024, i casi stimati di sindrome similinfluenzale, rapportati all’intera popolazione italiana, sono circa 302.000, per un totale di circa 13.581.000 casi a partire dall’inizio della sorveglianza. È quanto emerge dall’ultimo bollettino RespiVirNet curato dall’Iss.
Maggiormente colpiti i bambini sotto i cinque anni di età in cui si osserva un livello di incidenza di 15,3 casi per mille assistiti (17,0 nella settimana precedente).
Il numero di sindromi simil-influenzali è sostenuto, oltre che dai virus influenzali, anche da altri virus respiratori (maggiori dettagli nel Rapporto Virologico 2024-13).
Tutte le Regioni/PPAA, tra quelle che hanno attivato la sorveglianza, registrano un livello di incidenza delle sindromi simil-influenzali sopra la soglia basale tranne la P.A. di Trento, il Friuli-Venezia Giulia e la Basilicata che tornano al livello di base.
Valle d’Aosta e Calabria non hanno attivato la sorveglianza RespiVirNet.
Durante la settimana 13/2024, la percentuale dei campioni risultati positivi all’influenza sul totale dei campioni analizzati risulta pari al 2,4%, in diminuzione rispetto alla settimana precedente (4,2%).
Dall’inizio della stagione, i virus influenzali di tipo A risultano largamente prevalenti (92,5%) rispetto ai virus di tipo B e appartengono per la maggior parte al sottotipo H1N1pdm09.
La circolazione dei virus respiratori risulta nel complesso in diminuzione, in linea con quanto osservato a livello europeo. Tra i campioni analizzati della settimana 13/2024, 42 (2,4%) sono risultati positivi per RSV, 13 (0,7%) per SARS-CoV-2, mentre 288 sono risultati positivi per altri virus respiratori, di cui: 104 Rhinovirus, 82 Metapneumovirus, 35 Coronavirus umani diversi da SARS-CoV-2, 30 virus Parainfluenzali, 25 Adenovirus e 12 Bocavirus.
La co-circolazione di diversi virus respiratori contribuisce a determinare il valore di incidenza delle sindromi simil-influenzali (ILI) registrato nella settimana 13 (5,14 casi per mille assistiti, come riportato nel Rapporto epidemiologico RespiVirNet del 5/04/2024), tra cui in particolare Rhinovirus, Metapneumovirus, virus influenzali e RSV.