Nell’ultima settimana si sono registrati 40.990 nuovi casi positivi con una variazione di -32,2% rispetto alla settimana precedente (n: 60.440). I deceduti sono stati 279 con una variazione di -34,4% rispetto alla settimana precedente (n: 425). Effettuati 226.649 tamponi con una variazione di -30% rispetto alla settimana precedente (n: 323.844). Il tasso di positività è di 18,1% con una variazione di -0,6% rispetto alla settimana precedente (18,7%). Al 27/12/2023 l’occupazione dei posti letto in area medica è pari a 11,0% (6.834 ricoverati), in leggera diminuzione rispetto alla settimana precedente (11,8% al 20/12/2023). Sostanzialmente stabile l’occupazione dei posti letto in terapia intensiva, pari a 3,2% (281 ricoverati) rispetto alla settimana precedente (3,1% al 20/12/2023). I tassi di ospedalizzazione e mortalità aumentano con l’età, presentando i valori più elevati nella fascia d’età 90+ anni; anche il tasso di ricovero in terapia intensiva aumenta con l’età. È quanto emerge dal monitoraggio di Iss e Ministero.
“I dati pervenuti dalle Regioni, pur presumibilmente non completamente notificati a causa delle giornate festive, confermano, comunque, un andamento sostanzialmente buono della situazione epidemica, sia in numeri assoluti di contagi che per quanto attiene all'impatto sulle strutture ospedaliere che continua a mantenersi a livelli di buona tollerabilità. Cresce l'epidemia influenzale ma contemporaneamente anche il tasso di vaccinazione sia per l'influenza che per SARS-CoV-2, grazie all'impegno delle Regioni e agli open day, impegno che va mantenuto ed esteso in ogni Regione. Vanno, ancor più, incentivate le misure prudenziali e di difesa delle persone fragili, soprattutto nei giorni di presumibile maggiore socialità dovuta alle festività di fine anno”. Così il Direttore Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute, Francesco Vaia.
Diffusione
L’indice di trasmissibilità (Rt) basato sui casi con ricovero ospedaliero al 19/12/2023 è sotto la soglia epidemica, pari a 0,76 (0,73–0,79), in diminuzione rispetto alla settimana precedente (Rt=0,96 (0,93–0,99) al 12/12/2023).
L’incidenza di casi COVID-19 diagnosticati e segnalati nel periodo 21/12/2023 - 27/12/2023 è pari a 70 casi per 100.000 abitanti, in diminuzione rispetto alla settimana precedente (103 casi per 100.000 abitanti nella settimana 14/12/2023-20/12/2023). Tale calo potrebbe, in parte, essere attribuibile a una ridotta frequenza di diagnosi effettuate durante i giorni festivi.
L’incidenza settimanale (21/12/2023 - 27/12/2023) dei casi diagnosticati e segnalati risulta in diminuzione nella maggior parte delle Regioni/PPAA rispetto alla settimana precedente. L’incidenza più elevata è stata riportata nella Regione Abruzzo (149 casi per 100.000 abitanti) e la più bassa in Sicilia (3 casi per 100.000 abitanti).
La fascia di età che registra il più alto tasso di incidenza settimanale è la fascia 90+ anni. L’incidenza settimanale è sostanzialmente stabile in tutte le fasce d’età. L’età mediana alla diagnosi è di 59 anni, stabile rispetto alle settimane precedenti.
La percentuale di reinfezioni è circa il 45%, sostanzialmente stabile rispetto alla settimana precedente.
Varianti
In base ai dati di sequenziamento disponibili nella piattaforma nazionale I-Co-Gen (dati al 25 dicembre 2023), la proporzione di sequenziamenti attribuibili alla variante d’interesse JN.1 si conferma in crescita, divenendo la variante più frequente nell’ultima settimana di campionamento consolidata (37,1% nella settimana 4-10 dicembre 2023). In base ai dati attualmente disponibili, JN.1 non sembra porre rischi addizionali per la salute pubblica rispetto ad altri lignaggi circolanti.