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Incidenti stradali: 3.159 morti nel 2022 (+9,9). Il report Istat-Aci


Tra le vittime, 39 erano bambini di età inferiore a 14 anni. In totale gli incidenti sono stati 165.889, e oltre ai morti hanno provocato 223.475 feriti. Il 75% degli incidenti avviene sulle strade urbane, il 21,5% su strade extraurbane e il 5% in autostrada. Un costo in termini di vite umane ma anche di costi sociali: 17,9 mld di euro, lo 0,9% del Pil. IL REPORT e I DATI

25 LUG - Dopo il calo della mobilità durante la pandemia di Covid-19, l’anno 2022 è stato caratterizzato da una netta ripresa della mobilità e, come conseguenza, anche dell’incidentalità stradale. E così sono 3.159 i morti in incidenti stradali in Italia nel 2022 (+9,9% rispetto all’anno precedente), praticamente 9 al giorno. E sono stati 223.475 i feriti (+9,2%). È quanto emerge dal Report pubblicato oggi da Istat e Aci.

Gli incidenti stradali nel 2022 sono stati in 165.889 (+9,2%), in crescita rispetto al 2021 ma in diminuzione nel confronto con il 2019 per incidenti e feriti (rispettivamente -3,7% e -7,4%). Il numero di vittime è invece pressoché stabile, di poco inferiore a quello registrato nel 2019 (-0,4%). I morti entro le 24 ore dagli incidenti sono 2.651, mentre si contano 508 deceduti dal secondo al trentesimo giorno dall’evento.

Chi sono le vittime
Tra le vittime 2.579 erano uomini (81,6%) e 580 donne (18,4%). I conducenti deceduti ammontano a 2.245 (2.014 uomini e 231 donne), i passeggeri a 429 (240 uomini e 189 donne) e i pedoni a 485 (325 uomini e 160 donne).

Le vittime risultano concentrate nelle classi 45-59 anni e 20-29 anni per gli uomini, tra i 75 e gli 84 anni e 20-24 anni per le donne. L’aumento più consistente rispetto al 2021 si registra però, nel complesso, per le classi di età tra i 55 e 69 anni, con un aumento più rilevante per la fascia 60-64 anni (+35,5%), ma anche per i giovanissimi di 15-19 anni (+21,2%) e 25-29enni (+10,4%).

I bambini da 0 a 14 anni deceduti in incidente stradale (entro il 30esimo giorno): sono 39 nel 2022, dei quali 27 tra 5 e 14 anni, in aumento rispetto agli anni precedenti. Il valore, che non accenna a diminuire, risulta più alto persino di quello registrato nel 2019; i bambini 0-14 deceduti erano infatti 28 nel 2021, 37 nel 2020 e 35 nel 2019.

La distribuzione dei tassi di mortalità stradale per età calcolati sulla popolazione residente conferma lo svantaggio delle classi più giovani (20-34 anni) e degli individui ultrasettantenni: il tasso specifico di mortalità più elevato è nella classe dei 85-89enni (106,0 ogni milione di abitanti) e in quella dei 20-24enni (80,6 ogni milione di abitanti).

Il report Istat-Aci evidenzia come gli incidenti stradali sia causa non solo di costi in termini di vite perdute, ma anche di spesa sociale, calcolata pari a 17,9 mld di euro, pari allo 0,9% del Pil.

Su che strade si rischia di più e con quale mezzo
Le vittime aumentano tra tutti gli utenti della strada rispetto al 2021, fatta eccezione per i ciclisti e per gli occupanti di autocarri. In particolare, il report conta 1.375 vittime tra gli occupanti di autovetture (+15,4%), 781 tra i motociclisti (+12,4%), 70 tra i ciclomotoristi (+4,5%), 485 tra i pedoni (+3,2%). Tra gli occupanti di autocarri si registrano 166 deceduti (-1,8%), mentre per le biciclette e le biciclette elettriche le vittime sono 205, in diminuzione rispetto al 2021 quando erano 220 (-6,8%). Aumentano, invece gli infortunati tra gli utenti di monopattini elettrici. Con riferimento ai soli monopattini elettrici (conteggiati dal 2020), gli incidenti stradali che li vedono coinvolti passano da 2.101 del 2021 a 2.929 nel 2022, i feriti da 1.980 a 2.787, mentre i morti (entro 30 giorni) sono 16 (nel 2021 erano 9 più un pedone).

Quanto alla tipologia di strada in cui avvengono gli incidenti, il 75% è stato sue strade urbane, il 21,5% su strade extraurbane e il 5% in autostrada. Gli incidenti stradali, le vittime e i feriti aumentano in tutti gli ambiti stradali rispetto al 2021, ma rimangono ancora al di sotto dei livelli pre-pandemia, ad esclusione delle vittime su strade urbane. Nel confronto con il 2021 sulle autostrade si registra, per gli incidenti, un aumento del 9,7% e del 19,9% per le vittime; sulle strade urbane +9,8% per gli incidenti e +5,5% per le vittime, sulle strade extraurbane +7,2% per i sinistri e +12,2% per i decessi.

Tra i comportamenti errati alla guida si confermano come più frequenti la distrazione, il mancato rispetto della precedenza e la velocità troppo elevata. I tre gruppi costituiscono complessivamente il 38,1% dei casi (82.857), valore stabile nel tempo.

La guida troppo veloce è il comportamento più sanzionato, rappresenta infatti il 38,7% del totale. Diminuiscono le sanzioni per mancato uso delle cinture di sicurezza, dei sistemi di ritenuta per bambini e per mancato uso del casco. Rimane elevato il numero di sanzioni per uso improprio di dispositivi in auto e aumentano le sanzioni per guida sotto effetto di alcool e droghe.

Il confronto con l’Europa
Anche nel complesso della Ue27 il numero delle vittime riprende ad aumentare nel 2022 (+3,7% rispetto all’anno precedente), dopo la drastica riduzione dei due anni di pandemia (-9,1% sul 2019). Complessivamente, nel 2022 le vittime sono 20.669, contro 19.932 del 2021 e 22.761 del 2019. Ogni milione di abitanti si contano 46 morti per incidente stradale nella Ue27 e 54 nel nostro Paese, che passa dal 13° al 19° posto della graduatoria europea.

La crescita del numero di vittime della strada in Europa non ha interessato tutti i Paesi: variazioni negative si rilevano infatti in Slovenia (-25,4%), Lettonia (-23,1%), in Lituania (-18,4%), a Cipro (-17,8%), in Polonia (-15,5%), in Finlandia (-15,1%), in Estonia (-9,1%), in Romania (-8,2%), in Croazia (-5,8%), in Bulgaria (-5,3%) e in Ungheria (-1,7%). Gli aumenti più consistenti sono stati invece registrati a Malta (+188,9%), Lussemburgo (+50,0%), Paesi Bassi (+26,6%), Danimarca (+18,5%), Svezia (+18,2%).

25 luglio 2023
© Riproduzione riservata


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