Influenza e sindromi simil influenzali quest’anno hanno colpito duro. In tutto, stante all’ultimo rapporto Influnet aggiornato al 5 maggio (poi il monitoraggio si è concluso) abbiamo avuto quasi 14milioni di casi (esattamente 13.963.000) più del doppio di quelli segnalati nella stagione precedente che aveva fatto registrare un totale di 6.538.900 casi stimati.
In sostanza, rispetto allo scorso anno abbiamo avuto quasi 7,5 milioni di ammalati in più, un numero destinato a salire ancora (ma non ne abbiamo contezza essendo concluso come dicevamo il monitoraggio dell’Iss) considerando che al 5 maggio l’incidenza media era ancora al 3,46 casi ogni mille assistiti di quasi un punto in più rispetto a quella registrata nello stesso periodo della precedente stagione.
Il dato di quest’anno è anche superiore ai 7.595.000 di casi registrati nell’ultima stagione iniziata prima del Covid (2019-2020) e di quella ancora precedente quando la pandemia era un oggetto sconosciuto, parliamo della stagione 2018-2019 che fece registrare alla fine poco più di 8 milioni di casi.
E anche superiore a quello della stagione 2017-2018, con quasi 8,7 milioni di casi, fino ad oggi anno record dell’influenza orma ampiamente surclassato dalla stagione appena conclusa.
E’ quindi indubbio che quest’anno influenza e virus respiratori in generale abbiamo colpito in maniera eccezionale con un aumento dell’incidenza a livelli record toccando un picco di oltre 50 casi ogni mille assistiti nella fascia 0-4 anni e di oltre il 28 per mille in quella 5-14 anni, le più colpite in assoluto.