D'Ambrosio Lettieri (DI): “Fotografia tragica di un Paese attaccato agli zero virgola"
13 LUG - “Circa cinque milioni di italiani in povertà assoluta e otto milioni in povertà relativa: non so cos’altro serva al governo per rendersi conto che occorrono riforme credibili, riduzione drastica delle tasse, piano straordinario per la povertà e il lavoro e una seria politica industriale nazionale, soprattutto per il Mezzogiorno. È emergenza sociale da tempo ma la montagna, da Renzi a Gentiloni, ha partorito e partorisce solo topolini, qualche pannicello caldo che distrae l’opinione pubblica attraverso la propaganda, riforme peggiorative e leggi di Stabilità dell’inganno, con manovre finanziarie in deficit che destabilizzano, anziché stabilizzare i conti con il taglio della spesa improduttiva". Lo dichiara in una nota
Luigi d’Ambrosio Lettieri (Direzione Italia), componente della Commissione Sanità del Senato.
"La tragicità della fotografia offerta dall’Istat sta nel fatto che l’Italia non è né un Paese per vecchi, né per giovani, né per donne e tantomeno per bambini, sempre più rari e che addirittura diventano anche motivo di impoverimento per le famiglie. È un Paese vecchio e basta, tragicamente immobile e semmai attaccato agli zero virgola, mentre la povertà corre sul vuoto pneumatico dell’azione politico-amministrativa dei governi del Pd, con un Sud mangiato vivo dalla precarietà, dalla povertà, dalla inadeguatezza dei mezzi, dall’assenza di prospettive e dalla indifferenza. Il risultato è solo la povertà, raddoppiata rispetto al 2007. E leggere le dichiarazioni del ministro Poletti sulla presunta stabilità del fenomeno fa davvero cadere le braccia. Dietro i numeri ci sono le persone. Precarietà, disagio economico, fisco oppressivo, assenza di prospettive sono i mostri da combattere e debellare con i fatti, non con le chiacchiere”, ha concluso D'Ambrosio Lettieri.
13 luglio 2017
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