Balduzzi: “Sui media un'immagine caricaturale del settore. Ma sanità funziona”
13 GIU - “Se uno straniero venisse in Italia in questi giorni e volesse capire dalla stampa che cos'è la sanità, avrebbe l'impressione che e' anzitutto una spesa, per giunta non efficiente e piena di corruzione. Ovviamente questo non trova d'accordo il ministro e non corrisponde alla realtà. E' un quadro caricaturale, perché la sanità è volano di sviluppo, ambasciatrice del nostro Paese nel mondo e garante di diritti costituzionali". È quanto ha affermato il ministro della Salute,
Renato Balduzzi, durante il suo intervento alla presentazione del VIII Rapporto Sanità-Ceis Tor Vergata.
“Il comparto – ha aggiunto il Ministro - ha una maturità ormai consolidata, non lo dico per esporre chissà quale manifesto della buona sanità, ma per ricordare che questo è il complesso della sanità italiana. E' chiaro che nel complesso esistono cose che vanno cambiate”.
Ma ad aprire gli interventi della kermesse è stato il presidente della Commissione Affari Sociali della Camera
Giuseppe Palumbo (Pdl) che nel commentare le risultanze del rapporto ha evidenziato come “la nostra spesa sanitaria non è eccessiva e anziché parlare di risparmi parlerei di rimodulazione della spesa”.
Dopo Palumbo ha preso la parola
Federico Spandonaro del Ceis che ha presentato nello specifico il Rapporto. Dopo l’illustrazione dei principali dati elaborati dai ricercatori di Tor Vergata è intervenuta la presidente di Federfarma
Annarosa Racca che ha ribadito come “nella farmaceutica non vi sono sprechi, ma si continua lo stesso a parlare di tagli. La situazione è insostenibile e per quanto ci riguarda occorre cambiare i meccanismi di remunerazione”.
In seguito ha preso la parola il presidente di Farmindustria
Massimo Scaccabarozzi che si è detto molto preoccupato per il futuro dell’industria del farmaco. “Sono preoccupato ha detto - . La conseguenza logica di tutto questo sarà la delocalizzazione delle imprese, la riduzione dei posti di lavoro, degli studi clinici e dell'export, con un aumento degli ammortizzatori sociali". Ma Scaccabarozzi, è tornato anche sul tema della richiesta di deroga dell'entrata in vigore delle norme contenute nella manovra estiva del 2011 in materia di spesa farmaceutica. Un richiesta lanciata nei giorni scorsi dall'associazione e che ieri è stata definita “difficile” da soddisfare dal ministro della Salute. “Non si tratta di una minaccia - ha specificato il leader di Farmindustria - ma di una constatazione di quello che sta avvenendo e che avverrà in maniera più evidente se non verranno prese delle decisioni che ci aiutino a rendere meno insostenibile il sacrificio che ancora ci viene richiesto. Se le Regioni non hanno trovato un accordo sul Patto della salute, sarebbe giusto rimandare anche il dialogo con le industrie farmaceutiche” sulle misure previste dalla manovra, per cui le aziende dovrebbero ripianare il 35% dell'eventuale sforamento della spesa ospedaliera per i medicinali. Misure che dovrebbero entrare in vigore dal 30 giugno. Ma Scaccabarozzi ha parlato pure della norma contenuta nel decreto liberalizzazioni che prevede di modificare le confezioni dei farmaci, con le monodose. “Lo abbiamo ripetuto più volte, si tratta di una norma penalizzante perché le produzioni sono a livello mondiale e non si può pensare che uno stabilimento che produce per tutto il mondo si metta a fare una confezione diversa per l'Italia. Inoltre le confezioni che non hanno il dosaggio ottimale sono pochissime, come gli antidolorofici o gli antifebbrili e io, da cittadino, preferisco avere una scatola più grande in casa per evitare, se alle 3 di notte mi viene la febbre, di dovermi recare in farmacia per comprare una singola compressa". Al termine dell’intervento del presidente di Farmindustria è stato il momento del ministro Balduzzi. Al termine dei saluti del Ministro c’è stato un piccolo siparietto con il presidente di Farmindustria. “Vogliamo contribuire cercando però di trovare un equilibrio ragionevole e facendo in modo che il nostro contributo non renda insostenibile lo stato di salute delle imprese farmaceutiche - ha precisato Scaccabarozzi - se ci ascolterete ne saremmo lieti''. A stretto giro la risposta sorridente del Ministro: “Sono io quello nella condizione di dire 'aiutatemi'”. Quindi, hanno concluso ironicamente i due, “aiutiamoci”.
Sul palco sono poi saliti gli assessori alla Sanità della Basilicata e della Sicilia,
Attilio Martorano e
Massimo Russo. Quest’ultimo, commentando positivamente il Rapporto lo ha definito “più che Rapporto Sanità dovremo parlare di un Rapporto Verità. C’è il rischio di una deriva economicista ma ci sono margini di miglioramento”. “Il problema – ha specificato Russo – è che da 10 anni non si fa politica sanitaria”. L’assessore della Basilicata Martorano, ricordiamo che nel Rapporto Ceis è presente anche un focus specifico sulla regione lucana, ha criticato invece la situazione di stallo che si creata per il Riparto del Fsn 2012 tra Governo e Regioni. “Siamo alla metà dell’anno e ancora non sappiamo quali tagli ci saranno e questo è grave”.
13 giugno 2012
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