"Serve una riforma complessiva del sistema se vogliamo ridare dignità a ciascun attore all'interno del Ssn, perché non basta solo l'aspetto salariale ma c'è un tema serio della formazione all'interno delle università e all'interno degli ospedali universitari. Ad esempio, dalla modalità non tracciata di chi fa specializzazione chirurgica e poi non hanno mai fatto i primi operatori. L'università è una grande ricchezza ma ha anche limiti e povertà. Oggi io mi sto confrontando con il vostro lavoro. Per dare qualità deve finire la stagione del primariato a vita perché non si nasce primari e al termine del quinquennio deve essere verificato il lavoro fatto altrimenti non daremo mai qualità".
Lo ha detto il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, nel suo intervento oggi agli Stati generali della formazione specialistica promossi a Roma dall'Anaao-Assomed.
"Attraverso una serie di riforme, ciascuno è chiamato a fare il suo - ha ribadito Rocca - non posso intervenire sui salari ma sulla qualità sì. Posso revocare gli incarichi universitari a chi non rispetta le degenze medie e sono partite le prime diffide. Nel Lazio abbiamo picchi di eccellenza e grandissimi limiti, ma possiamo fare scaricabarile perché non sappiamo usare i dati".