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Bella (Iss): “Casi in aumento con altri 35 a febbraio, adulti più colpiti”


22 FEB -

Crescono i casi di morbillo in Italia: "Secondo l'ultimo aggiornamento, da settembre ad oggi ne registriamo 96. Siamo passati dagli 8 di settembre ai 2 di ottobre, agli 8 di novembre, 14 a dicembre, 29 a gennaio e 35 a febbraio, almeno al momento". I dati, inoltre, "ci dicono che non sono i bambini ad essere particolarmente colpiti, ma gli adulti, considerando che l'età mediana dell'infezione è di 32 anni, mentre per i piccoli sotto un anno (la vaccinazione obbligatoria si fa a 12 mesi) sono appena 3 i contagi segnalati". A tracciare il quadro per l'Adnkronos Salute è Antonino Bella, ricercatore del Dipartimento Malattie infettive dell'Istituto superiore di sanità.

Questi "96 casi potrebbero sembrare poca cosa - continua Bella - ma vanno considerati nel contesto attuale, in cui si sta lavorando all'eliminazione del morbillo dall'Europa. In altri periodi potevano non sembrare un problema: nel 2017-18, quando c'è stata la grande epidemia, abbiamo avuto 5mila casi. Oggi invece ci preoccupano. In primo luogo perché possono aumentare, poi allungano i tempi di eliminazione".

E comunque si tratta di numeri in aumento rispetto agli ultimi anni. "Nel 2023, infatti, in totale abbiamo avuto 43 casi. Ed erano 15 i casi nel 2022", aggiunge l'esperto Iss sottolineando che, come per altre infezioni che abbiamo visto crescere dopo la pandemia, il morbillo è stato favorito dallo stesso meccanismo: bloccato dalle misure di contenimento del Covid prima e 'agevolato' nella sua circolazione una volta che le misure sono state eliminate.

Le prime infezioni di settembre, riferisce il ricercatore, "probabilmente sono state innescate da persone provenienti da Paesi dove ci sono focolai e che hanno poi contagiato altri soggetti in Italia". Attualmente la maggior parte dei casi "si segnalano in persone tra 15 e 39 anni". E si concentrano in particolare "in Toscana, seguita dalla Campania e dal Lazio, regioni in cui si sono segnalati micro focolai". Le infezioni non sono state registrate su tutto il territorio nazionale: "Le segnalazioni, al momento, sono arrivate solo da 8 Regioni".

Importante evidenziare inoltre, secondo Bella, "che i contagi riguardano soprattutto persone non vaccinate, che rappresentano l'89%". Sulla copertura vaccinale pediatrica "non abbiamo ancora i dati recenti, ma possiamo stimare che siano in linea con quelli del 2021 (ultimo aggiornamento disponibile) che si attesta attorno al 92%".

Per quanto riguarda invece la nuova variante del virus del morbillo - di cui sono stati confermati 5 casi da gennaio a Milano e in alcune aree lombarde, in uno studio condotto dall'università Statale di Milano con l'Iss - "vorrei rassicurare sul fatto - rimarca l'esperto - che questa variante, che appartiene alla famiglia già nota del genotipo D8, non incide sulla sorveglianza e la diagnostica. I kit che abbiamo in Italia 'leggono', infatti, una porzione del genoma che non interessa la mutazione. Quindi i casi non sfuggono e l'Iss continua, insieme alle Regioni, la sua puntuale sorveglianza".



22 febbraio 2024
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