“Valorizzazione del ruolo e delle competenze del farmacista nell’ambito del SSN, consolidamento della Farmacia dei servizi, lotta alla burocrazia e spinta al digitale: sono le priorità per rendere il servizio farmaceutico ancora più efficiente e più vicino al cittadino, contribuendo al rilancio della Sanità del Paese”. È la sintesi dell’intervento di Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (FOFI), alla 15a Conferenza Nazionale della Fondazione Gimbe in corso a Bologna.
“La forza dei farmacisti – ha aggiunto Mandelli – è quella di farsi trovare sempre pronti dinanzi alle sfide che il Paese è chiamato ad affrontare per dare risposte ai cittadini, che restano il fulcro del nostro impegno quotidiano: lo abbiamo dimostrato, concretamente, in questi anni, affermandoci come i principali interpreti di quella prossimità che rappresenta la chiave di volta per la costruzione di un Servizio sanitario più equo, efficiente e sostenibile. Per questo, è opportuno implementare la ’Farmacia dei Servizi’, che è stata il fondamento della risposta del Paese ai cittadini negli ultimi tre anni; dare piena applicazione al DM 77 con la farmacia sempre più integrata nel sistema sanitario e collegata in rete con i professionisti delle cure primarie per la presa in carico dei cronici; ma anche riportare sul territorio i farmaci innovativi che possono essere gestiti e dispensati dal farmacista di comunità e per i quali è necessario trovare una remunerazione che ne favorisca la distribuzione sul territorio”.
“Di pari passo con la valorizzazione delle funzioni del farmacista di comunità – ha proseguito Mandelli –, è necessario promuovere il rafforzamento della presenza e delle competenze dei farmacisti all’interno negli ospedali e nelle ASL, dando piena realizzazione al ruolo del farmacista clinico e di dipartimento”.
“Inoltre, si rende necessaria una revisione del sistema ECM che vada relmente incontro alle esigenze del professionista e valorizzi la formazione sul campo. C’è poi la sfida della sanità digitale, con la piena attuazione del Fascicolo Sanitario Elettronico e del Dossier Farmaceutico, e quella della ‘sburocratizzazione’, oggi quanto mai prioritaria alla luce dell’importante carenza di personale sanitario che riguarda da vicino anche i farmacisti. Al centro della nostra attività professionale non può esserci la burocrazia: ci sono i pazienti e i cittadini ai quali, ogni giorno, dobbiamo dare risposte”, ha concluso il presidente FOFI.