"Alla complessità dei bisogni di salute corrisponde un’analoga complessità dei sistemi di risposta che occorre riorganizzare. La richiesta di assistenza è sempre meno correlata a bisogni semplici e, molto più spesso, legata a condizioni di non autosufficienza e ad altre forme di fragilità e marginalità, segnate da forte disuguaglianza sociale, a partire dalla fragilità della fascia giovanile come anche l'Istituto superiore di Sanità ha recentemente evidenziato".
Così Tiziana Frittelli Presidente Nazionale di Federsanità e Dg dell'AO San Giovanni Addolorata di Roma nel corso della Conferenza Nazionale GIMBE a Bologna.
"In una prospettiva di necessario mutamento organizzativo richiesto dal PNRR e dal DM77 - ha detto - appare improcrastinabile una seria e complessiva riflessione su vari aspetti relativi al SSN per orientare scelte politiche, strategie e azioni a favore di una concreta valorizzazione di ogni singola professionalità, a partire dalle Direzioni strategiche. Il cambiamento organizzativo diventa quindi il vero fattore da affrontare per sostenere il percorso di riforma della rete della presa in carico, al fine di creare risposte di salute complesse e multidimensionali. Temi chiave sono l’adeguatezza delle risorse, la valorizzazione delle reti professionali, la qualità e la prossimità dell’assistenza. Non si tratta semplicemente di chiedere più fondi, più strumenti e più personale, ma di ritrovare una relazione fondante tra risorse pubbliche e finalità costituzionali del Ssn".
Non è solo una questione di sanità. Secondo la Presidente Frittelli " è necessario promuovere fortemente la convergenza tra gli attuali sistemi sanitario, sociale e assistenziale, ponendo tre questioni fondanti ovvero la governance unitaria del sistema, la prevenzione e promozione della salute per un benessere delle comunità, l'appropriatezza e qualità dei servizi di prossimità".