Brusaferro (Iss): “Situazione stabile ma attenzione a varianti”. Rezza: “È corsa contro il tempo per le vaccinazioni”
05 FEB - In Italia la curva dei contagi da Coronavirus è stabile. È quanto ha detto Silvio Brusaferro, presidente dell'Istituto superiore di Sanità, che ha spiegato nel corso della conferenza stampa settimanale i dati dell'ultimo rapporto con il monitoraggio della Cabina di Regia sulla situazione epidemiologica nel nostro Paese. "C'è una situazione di stabilità – ha sottolineato -. L'Rt, cioè l'indice di trasmissibilità del contagio, è per la seconda settimana consecutiva a quota 0,84, mentre è in calo leggermente l'incidenza, anche se con le dovute differenze a livello territoriale".
A livello regionale, Molise e Toscana mostrano una "controtendenza rispetto alle scorse settimane". Ma a preoccupare è l'Umbria, che insieme al Friuli Venezia Giulia superano i 200 casi ogni 100mila abitanti, e soprattutto la Provincia autonoma di Bolzano, dove si superano i 600″. Ciò dimostra, ha continuato l'esperto, che "il virus circola in tutte le Regioni. I dati sulla popolazione affetta mostrano che l'età mediana dei contagiati si mantiene stabili sotto i 50 anni, così come è confermata la tipologia clinica delle persone che contraggono l'infezione: la maggior parte sono asintomatiche, oltre il 70%. Il dato più positivo riguarda il decremento dei posti occupati in ospedale. Dato confermato anche nelle proiezioni a 30 giorni, con possibilità di resilienza".
A lanciare l'allarme varianti è stato il direttore della prevenzione del Ministero della Salute Gianni Rezza: "Le varianti hanno maggiore trasmissibilità, quindi dobbiamo fare presto a vaccinare. È una corsa contro il tempo cercando di coprire la popolazione rispetto sia al virus che circolando accumulano mutazioni e possono ridurre efficacia del vaccino”.
A preoccupare in particolare, come dicevamo, la situazione in Umbria e Abruzzo: “A Chieti in Abruzzo è stata identificata la variante inglese che ha maggiore trasmissibilità ma per fortuna la risposta ai vaccini non è inficiata ma bisogna intervenire prontamente, anche perché sembra possa infettare di più la popolazione pediatrica”. Rezza ha precisato: “Si stanno implementando zone rosse nei comuni colpiti”. E ancora: “In Umbria sembra ci sia la circolazione di 2 varianti, quella inglese e quella brasiliana. In 2 campioni inviati dall’Umbria è stata riscontrata la variante brasiliana e a Perugia sono stati identificati dei cluster ospedalieri. In restanti 40 campioni la variante brasiliana sembra aver circolato nei cluster ospedalieri. Sono state prese molte misure”.