Gli screening oncologici: nel 2017 più di 14 milioni di inviti e più di 6,3 milioni di test
24 SET - I dati relativi all’attività svolta dai programmi di screening oncologici nel 2017 indicano: più di 14 milioni di inviti (14.044.330) e più di 6 milioni e 300mila test (6.336.579).
Questo significa che, nel 2017, fra l’80% e il 90% della popolazione italiana in età target per lo screening mammografico e per quello cervicale è stata regolarmente invitata, e circa il 75% per lo screening colorettale.
Continuano i progressi nello sviluppo dei programmi organizzati, anche se si conferma un divario fra Centro-Nord e Sud-Isole.
Screening mammografico
Nel 2017 si è avuto un ulteriore aumento della copertura che ha raggiunto l’84% (oltre 3.425.000 inviti, 200.000 in più rispetto all’anno scorso). La copertura è praticamente completa nell’Italia settentrionale e centrale (riguarda più di 98 donne su 100 al Nord, e più di 94 su 100 al Centro) e ha visto un aumento anche al Sud, dove ha raggiunto 60 donne su 100.
La partecipazione si attesta complessivamente al 60% con un differenziale di 24 punti percentuali fra Nord e Sud. La Tabella 1 riporta i dati dell’estensione effettiva degli inviti (proporzione della popolazione bersaglio annuo che ha effettivamente ricevuto un invito nel corso del 2017) nella fascia di età 50-69. L’attività di screening ha portato alla individuazione nel corso del 2017 di 8.257 carcinomi fra i 50 e i 69 anni di età.
Nel 2017, alcune Regioni o singoli programmi hanno invitato allo screening anche le donne nelle fasce di età 45-49 (a intervallo annuale) e 70-74 (con intervallo biennale) con modalità organizzative diverse.
Per quanto riguarda la classe 45-49, nel 2017 sono state invitate 248.367 donne, pari a circa il 10% della popolazione bersaglio. La regione Emilia-Romagna ha una copertura praticamente completa anche in questa fascia di età. Complessivamente, circa il 68% delle donne invitate accetta l’invito.
Per quanto riguarda le donne 70-74enni, nel 2017 sono state invitate 179.213 donne, pari a circa il 22% della popolazione target, e 124.616 hanno risposto all’invito con una partecipazione che sfiora il 70%. Due Regioni (Emilia-Romagna e Umbria) invitano in maniera completa le donne fra i 70 e i 74 anni di età.
Tabella 1. Estensione effettiva dello screening mammografico per area geografica (% di donne di età 50-69 che ricevono la lettera di invito rispetto alla popolazione target nel 2017) e partecipazione (% di donne che si sottopongono al test in seguito alla lettera di invito). Fonte survey ONS
Screening Colorettale
Nel 2017 sono stati invitati oltre 6 milioni di cittadini (6.018.023) di età compresa tra i 50 e i 69 anni a eseguire il test di screening: 68.893 a eseguire la rettosigmoidoscopia, gli altri la ricerca del sangue occulto (Sof). Inoltre sono stati invitati a eseguire il Sof altri 277.930 di età compresa fra i 70 e i 74 anni, in particolare nel Lazio e in Umbria.
Lo screening colorettale, infatti, prevede in quasi tutta l’Italia la ricerca del sangue occulto nelle feci, mentre il Piemonte vede la proposta della rettosigmoidoscopia una volta nella vita a 58 anni di età e la ricerca del sangue occulto per coloro che non accettano la rettosigmoidoscopia. Il Lazio e l’Umbria estendono l’invito di screening fino a 74 anni.
Si è osservato un lieve aumento numerico degli inviti rispetto all’anno precedente (50.000 inviti in più), il che significa che i tre quarti della popolazione risulta ora invitata (75%). Al Nord e Centro siamo vicini alla copertura completa (90% Nord, 96% Centro). Al Sud, nonostante un leggero aumento rispetto all’anno precedente siamo ancora sotto il 50%.
La partecipazione complessiva si attesta al 42%, con venti punti percentuali di differenza fra Nord e Sud (Tabella 2).
Questa attività ha portato all’individuazione e al trattamento di 3.061 carcinomi e di 17.379 adenomi avanzati.
Nel corso del 2017, sono state complessivamente 277.930 le persone con oltre 70 anni invitate allo screening colorettale. L’attività principale è stata svolta dai programmi della Regione Lazio. Complessivamente l’adesione all’invito tra gli ultra 70enni è stata del 55,9%.
Tabella 2. Estensione effettiva dello screening colonrettale per area geografica (% di persone di età 50-69 che ricevono la lettera di invito rispetto alla popolazione target nel 2017) e partecipazione (% di persone che si sottopongono al test in seguito alla lettera di invito). Fonte survey ONS.
Screening cervicale
Nel 2017 si osserva un notevole aumento della copertura della popolazione da invitare. Come nell’anno precedente si è tenuto conto del diverso intervallo previsto per il test Hpv (5 anni) rispetto al Pap test (3 anni). In confronto all’anno precedente è aumentato il numero totale di inviti (4.065.728: 120.000 test in più rispetto al 2016).
In particolare, sono aumentati i test primari basati sull’Hpv: 1.235.712 donne sono state chiamate a effettuare il test Hpv invece del Pap test (il 30% del totale, 300.000 donne in più rispetto all’anno precedente).
La partecipazione complessiva è del 41%, molto più bassa al Sud-Isole, dove è del 24% (Tabella 3). Questa attività ha portato nel 2017 all’individuazione e al trattamento di 3.925 lesioni CIN II +.
Tabella 3. Estensione effettiva dello screening cervicale per area geografica (% di donne di età 25-64 che ricevono la lettera di invito rispetto alla popolazione target nel 2017) e partecipazione (% di donne che si sottopongono al test in seguito alla lettera di invito). Fonte survey ONS
24 settembre 2019
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