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Vaccini Covid. Fismu: “A 10 giorni dall’accordo con i mmg, la Regione non ha fatto nulla”

I medici sono pronti a scendere in campo ma, secondo la denuncia del sindacato, sono stati lasciati dalla Regione senza le necessarie comunicazioni per avviare la campagna vaccinale negli studi. “Una situazione grottesca - sottolinea Paolo Carollo, segretario regionale Fismu -. Dieci giorni persi, e i nostri studi assediati dalle giuste preoccupazioni e domande dei pazienti. Solo con il ruolo attivo e informato dei medici possiamo vincere questa battaglia”.

18 MAR - “Rabbia e frustrazione per i ritardi della Regione Sicilia nella campagna di vaccinazione”. Li denuncia la Federazione Italiana Sindacale Medici Uniti-Fismu, che a dieci giorni dalla firma dell’accordo tra Regione e sindacati dei medici di medicina generale che evidenzia “lo stallo organizzativo e il mancato coinvolgimento dei medici e degli ambulatori sul territorio”.

“Una situazione grottesca - sottolinea in una nota Paolo Carollo, segretario regionale di Fismu - nessuna comunicazione, nessun coordinamento con i medici di famiglia, niente di niente. Non possiamo che essere pessimisti sulla capacità di programmazione a livello regionale: dieci giorni persi, e i nostri studi assediati dalle giuste preoccupazioni e domande dei pazienti”.

“Cosa ha impedito all’assessore Ruggero Razza, alle aziende sanitarie dalla firma dell’accordo ad oggi di inviare anche solo una circolare - continua il segretario regionale Fismu - a fare una corretta informazione ai cittadini ai quali, invece, si è annunciato su tutti i giornali il ruolo attivo dei  medici di famiglia, senza che questi ultimi fossero coinvolti davvero. Un caos che si somma ai continui, costanti e storici vuoti di comunicazione istituzionale e aziendale con gli ambulatori, una vera e propria mancanza di rispetto per il lavoro dei medici di medicina generale. Così non ci resta che prenderne atto, e valuteremo il ricorso allo sciopero”.

“I professionisti del territorio - conclude Carollo - sono la chiave di volta della vaccinazione. Trattarli come meri esecutori sembra invece l’impostazione dell’amministrazione pubblica e dei responsabili politici. Ripetiamo: di questo passo, superata la crisi di credibilità dovuta alla sospensione dell’utilizzo dell’Astra Zeneca, rischiamo di andare comunque incontro a una deficitaria campagna di vaccinazione. Solo con il ruolo attivo e informato dei medici di famiglia, di continuità assistenziale, del 118, degli specialisti ambulatoriali, dei giovani medici in formazione e degli specializzandi possiamo vincere questa battaglia. Abbiamo bisogno di tutti, nessuno escluso: l’assessore Razza cambi rotta, se non ora quando!”.

18 marzo 2021
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