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Boom di personale a partita Iva negli ospedali siciliani. Regione dispone ispezioni

Ad annunciarlo il Nursind, che nei giorni scorsi aveva presentato un esposto al ministero del Lavoro, all’Ispettorato nazionale del Lavoro e al dipartimento regionale del Lavoro. “Sono molto fiducioso che questa brutta pagina legata al mondo del lavoro possa volgere al termine in tempi ragionevolmente brevi”, commenta Salvo Vaccaro, vicesegretario nazionale del sindacato.

13 NOV - Scattano le ispezioni nelle aziende sanitarie siciliane contro l’uso improprio di personale sanitario a partita iva piuttosto che a rapporto di lavoro subordinato. I controlli sono stati disposti dalla dirigente generale del dipartimento del Lavoro, Francesca Garoffolo. A renderlo noto è il Nursind, il sindacato degli infermieri che nei giorni scorsi aveva presentato un esposto al ministero del Lavoro, all’Ispettorato nazionale del Lavoro e al dipartimento regionale del Lavoro contro l’utilizzo improprio di personale a partita Iva negli ospedali pubblici.

Tra le aziende segnalate ci sono il Civico di Palermo sia nei reparti sia al Sues 118, il Cannizzaro di Catania presso la centrale operativa Sues 118, l’Asp 3 di Catania nelle Suap, il Garibaldi di Catania presso il pronto soccorso generale, Hospice Pediatrico e ha anche pubblicato un avviso pubblico per il reclutamento in urgenza di personale a partita Iva dalla graduatoria di bacino del Cannizzaro. E ancora, l’Asp di Siracusa presso le ambulanze del Sues 118, l’Asp di Messina presso gli  ospedali di Lipari, Milazzo, Taormina e Messina nord. In totale circa mille, secondo le prime stime del Nursind, i lavoratori inquadrati a partita Iva in Sicilia, di cui 200 sarebbero quelli in servizio nelle aziende pubbliche.

“Abbiamo interloquito costantemente con la presidenza della  commissione Lavoro al Senato – commenta Salvo Vaccaro, vicesegretario nazionale del sindacato - che immediatamente si  è resa disponibile a collaborare per una rapida risoluzione della questione. Importanti riscontri sono arrivati anche dall'Ispettorato nazionale del lavoro e dal ministero del Lavoro e delle politiche sociali. Sono molto fiducioso che questa brutta pagina legata al mondo del lavoro possa volgere al termine in tempi ragionevolmente brevi”.

13 novembre 2018
© Riproduzione riservata

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