Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Mercoledì 27 NOVEMBRE 2024
Sicilia
segui quotidianosanita.it

Associazione Italiana Medici: “Solidarietà incondizionata ad Albanese”

Nell’esprimere solidarietà incondizionata al consigliere dimissionario dal Consiglio Direttivo Omceo provinciale di Catania, le cui motivazioni “impongono una seria riflessione” l’Aim lancia un appello al Governo ed al Parlamento affinché si metta mano ad una vera riforma dell’Istituzione Ordinistica

06 LUG - “Non entriamo nel merito delle vicende di un singolo Ordine, ma le motivazioni alla base delle dimissioni del collega Albanese travalicano la dimensione locale e impongono una seria riflessione, all’interno ed all’esterno della Professione medica, circa vision, mission e governance dell’Istituzione Ordinistica. Occorre, altresì, definire in maniera chiara ed inequivocabile le responsabilità e gli ambiti operativi degli Omceo, anche nell’ottica di una semplificazione complessiva del sistema e della necessità di provvedere alla validazione e rivalidazione delle competenze dei professionisti”.
 
È quanto ha dichiarato l’Associazione Italiana Medici (Aim) esprimendo solidarietà incondizionata al socio fondatore, Gianluca Albanese, consigliere dimissionario dal Consiglio Direttivo Omceo provinciale di Catania.

L’associazione rivolge quindi “un appello al Governo ed al Parlamento affinché si metta mano ad una vera riforma dell’Istituzione Ordinistica, anche guardando a modelli ed esperienze adottati delle altre nazioni, previo coinvolgimento di tutti i portatori di interesse e non solo degli addetti ai lavori, al fine di dare agli iscritti garanzie di trasparenza e di indipendenza degli Ordini da ogni interesse esterno alla Professione medica e, quindi, da possibili condizionamenti di carattere politico, economico e sindacale”.
 
Come evidenziato dal Albanese, gli Ordini dei Medici Italiani hanno dimostrato incapacità di autoriformarsi, sottolinea l’Aim, subendo prima un tentativo di imposizione da parte della politica di una riforma delle leggi che disciplinavano gli Omceo, salvo poi “scendere a patti” con la politica, col risultato dell’adozione di una riforma di stampo gattopardesco attraverso l’approvazione del Disegno di Legge Lorenzin.
 
E mentre si è, ancora, in attesa di quei decreti attuativi della “non riforma” degli Ordini dei Medici che renderebbero operative le poche ed insufficienti innovazioni introdotte sulla carta, è passato del tutto inosservato uno degli aspetti immediatamente operativo del predetto Ddl: il mandato dei consigli direttivi Omceo, poco prima rinnovati con il vecchio orizzonte temporale triennale, è stato esteso a quattro anni. Inoltre, esiste il rischio di una proliferazione di entità terze, quali fondazioni e consorzi esterni con finalità commerciali, gemmate dagli Ordini dei medici, a fronte della trasformazione degli Omceo da enti ausiliari a sussidiari dello Stato. La creazione di sistemi a “scatole chiuse” sottrae trasparenza al sistema e limita le possibilità di controllo da parte degli iscritti.
 
Un altro fronte aperto è infine quello relativo alla governance della Fondazione Enpam, “ente previdenziale di riferimento per i medici e gli odontoiatri italiani: essa viene definita sulla base di un sistema elettorale maggioritario spinto, che ha tolto voce e mortificato le minoranze, ree di avere chiesto maggiore trasparenza e meccanismi di garanzia a tutela dei contributi previdenziali versati dai medici”.

06 luglio 2018
© Riproduzione riservata

Altri articoli in QS Sicilia

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale e operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy