Emergenza aggressioni. Lo Smi chiede alla Regione di convocare un tavolo con sindaci e prefetti
Il sindacato sollecita azioni da parte dei rappresentanti per l'ordine pubblico e la sicurezza. Carollo. “Lo Stato deve dare risposte chiare. Il silenzio è complicità”.
23 GEN - “Abbiamo inviato una lettera al nuovo Governo regionale e all'assessore alla Sanità, Ruggero Razza, affinché si convochi una Conferenza dei Servizi, che coinvolga non solo le direzioni generali, da attivare maggiormente, ma anche i sindaci delle principali città dell'isola e i Prefetti, in quanto rappresentanti per l'ordine pubblico e la sicurezza di tutti i cittadini”. Lo ha annunciato il segretario regionale del Sindacato dei Medici Italiani-Smi Sicilia
Paolo Carollo. “Uno Stato sempre più assente o impotente rispetto a dei bisogni primari come il diritto alla salute e alla convivenza civile deve dare risposte chiare. Il silenzio è complicità”.
L’annuncio di Carollo arriva dopo una lunga striscia di aggressioni a carico di sanitari in Sicilia.
“Si assiste a un'escalation di violenza, dagli attacchi verbali a quelli fisici”, ha denunciato il presidente regionale Smi,
Rosalba Muratori. “Occorre una ferma volontà civile ed istituzionale affinché si appronti una azione integrata ed efficace che, partendo dall’ordine pubblico generale, garantisca la sicurezza sul posto di lavoro”, ha aggiunto l’esponente sindacale all’uscita dal periodico incontro del sindacato che oggi si è concentrato sul tema della sicurezza sul posto di lavoro.
“Si è oltre il livello di guardia”, ha concluso Muratori invitando le autorità regionali a intervenire.
23 gennaio 2018
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