Sicilia. Associazione Italiana Medici e Giovani Medici chiedono al Governo di commissariare la Regione
Per l’Aim e il Sigm “l’attuale governance regionale della salute ha dimostrato tutta la sua inadeguatezza”. E propongono il commissariamento. “Si dia quindi seguito alla stabilizzazione dei precari ed al ricambio generazionale nel Ssr attraverso concorsi a graduatoria regionale affidati allìAgenas per sgombrare il campo dallo spauracchio delle clientele elettorali”.
19 SET - L’Associazione Italiana Medici (Aim) ed i Giovani Medici (Sigm) siciliani intervengono nel merito delle “vicende di cronaca che hanno fatto registrare la paralisi del Servizio Sanitario Regionale (Ssr) siciliano”, con particolare riferimento alla “impasse sul riordino della Rete Ospedaliera e della Rete delle Emergenze” ma anche ai concorsi per la stabilizzazione dei precari e per il ricambio generazionale in seno al Ssr siciliano.
“Le recenti vicende di cronaca, che fanno seguito ai continui annunci circa l’avvio di una stagione di un copioso ricambio generazionale all’interno delle Aziende Sanitarie della nostra Regione, puntualmente disatteso nei fatti a causa dei continui ritardi e posticipi in tema di riorganizzazione del Ssr, ascrivibili a continue interferenze degli interessi della politica regionale, ovvero ad un tentativo di rimpallo di responsabilità da parte dell'Assessorato Regionale alla Salute verso il Ministero della Salute, certificano la pressoché totale inadeguatezza dell’attuale governance regionale del sistema salute siciliano. Inadeguatezza, cui si aggiunge un ostentato senso di onnipotenza da parte dei vertici della Sanità siciliana, come dimostrerebbe il presunto ‘avvio delle grandi manovre’ recentemente documentato dalla stampa”, dichiarano in una nota congiunta i medici siciliani dell’Aim e del Sigm.
Per risolvere la situazione Aim e Sigm Sicilia arrivano a chiede “che il Governo nazionale intervenga, procedendo al commissariamento immediato dell’Assessorato Regionale alla Salute al fine della riorganizzazione del Ssr, a cominciare dal potenziamento delle cure primarie che deve essere contestuale, se non antecedente, alla razionalizzazione e riqualificazione dell’offerta assistenziale ospedaliera. Solo attraverso un intervento terzo rispetto alle poco commendevoli dinamiche politiche territoriali, registratesi nel tempo in tema di sanità, sarà possibile avere qualche speranza di ottenere la stabilizzazione dei precari ed un ricambio generazionale in seno al Ssr siciliano”.
Inoltre, AIM e SIGM Sicilia chiedono che i concorsi in sanità vengano espletati “in modo da definire graduatorie regionali (esperienza già esplorata in altre Regioni del nord) e che la gestione di questi ultimi venga demandata interamente all’Agenzia Nazionale per la Valutazione dei Servizi Sanitari Regionali (AGeNaS), esternalizzando quindi ogni procedura e reclutando i componenti delle commissioni di selezione al di fuori del contesto siciliano, sulla base di riconosciute competenze curriculari”.
“Riteniamo che questa possa essere l’unica soluzione per sgombrare il campo dallo spauracchio delle clientele elettorali, che tanto danno hanno arrecato alla Sanità siciliana. – spiegano i medici siciliani dell’AIM e del SIGM – Proponiamo che si ricorra, parimenti, al contributo dell’AGeNaS anche al fine del conferimento, a mezzo di procedure concorsuali, delle responsabilità apicali della dirigenza medica all’interno delle Aziende Sanitarie”.
19 settembre 2016
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