Gli Ordini dei Medici compiono 70 anni. A Siracusa un libro per celebrarli
Il volume, “Ad repellendam pestem”, racconta la storia della sanità siracusana. Sarà presentato in occasione del convegno promosso dall’Omceo di Siracusa il 24 giugno. Per il presidente Maddeddu, “una occasione preziosa perché l’Ordine dei Medici apra le sue porte alla città e si incontri coi cittadini, che rappresentano la vera mission degli Ordini professionali".
22 GIU - Ricorrono quest’anno i settant’anni dalla ricostituzione degli Ordini professionali dei medici. “Ricostituzione che venne approvata dalla Assemblea Costituente nel 1946, dopo che il regime fascista aveva tentato di cancellarli per sempre”, osserva l’Ordine dei Medici di Siracusa, che per celebrare questo anniversario ha organizzato, venerdì 24 giugno 2016, un convegno dedicato al dedicato tema dell’Ambiente e dell’Alimentazione. Convegno che, dopo il saluto introduttivo del presidente dell’Ordine dei Medici
Anselmo Madeddu e del direttore generale dell’Asp di Siracusa
Salvatore Brugaletta, vedrà la lettura magistrale del professore
Giorgio Calabrese, il nutrizionista siracusano, da anni popolare personaggio televisivo.
“Questa – dichiara il presidente Anselmo Madeddu - sarà una occasione preziosa perché l’Ordine dei Medici apra le sue porte alla città e si incontri coi cittadini, che rappresentano la vera mission degli Ordini professionali, promuovendo quel rapporto di fiducia, prezioso e vitale, tra il medico ed il cittadino, da cui non è possibile prescindere. Per tale motivo ho deciso di rendere pubbliche le annuali cerimonie dell’Ordine, e cioè la consegna dei caducei ai medici con 50 anni di laurea e il suggestivo cerimoniale del Giuramento di Ippocrate recitato dai giovani neolaureati. Cerimonie davvero emozionanti a cui potranno partecipare tutti i cittadini che lo vorranno”.
La serata vedrà la partecipazione di una madrina d’eccezione, la nota attrice siracusana
Margareth Madè, protagonista del film Baaria di Tornatore, che insieme al presidente Madeddu procederà alla consegna di targhe e caducei ai medici che saranno premiati.
Nel corso della serata sarà anche presentato di un libro, curato dall’Ordine, dal titolo intrigante: “Ad repellendam Pestem: Storie di Medici e Sanità nella Terra di Aretusa”. “La celebrazione di un evento storico – dichiara il presidente Anselmo Madeddu - riesce a riscattare il passato, solo a condizione che non rimanga fine a se stessa, ma diventi piuttosto lo spunto per una riflessione critica. Ripensare il proprio Passato, insomma, per comprendere il proprio Presente e progettare il proprio Futuro. E’ per questo che ho chiesto ai miei colleghi di trasformarsi, per una volta, in storici della medicina, in detective dell’archeologia medica, andando a recuperare, Storie, Fatti, Uomini, Valori che altrimenti sarebbero stati inesorabilmente divorati dalla crudele legge del tempo. La risposta a questo appello è stata corale, convinta e pervasa da una sincera passione civile. Ne è venuto fuori un volume in cui si alternano nei racconti le voci di quelli che sono oggi tra maggiori protagonisti della Sanità siracusana. Ognuno di loro, per la propria disciplina medica e scientifica, ha saputo recuperare un prezioso patrimonio di memorie e di valori che oggi rappresentano la nostra identità”.
Il libro, spiega l’Omceo di Siracusa, “non raccoglie solo le quaranta testimonianze dei medici protagonisti della odierna sanità, ma anche una vera e propria storia della sanità a Siracusa dal tempo dei greci fino ai nostri giorni. Una storia che comincia col greco Filistione, medico del tiranno Dionigi, e che, attraverso personaggi celebri come Menecrate, Alcadino, Abenafià, Bottone e soprattutto il grande ceroplasta anatomista Zumbo, giunge fino ai grandi maestri del Novecento, Malfitano, Muscatello, Lo Surdo, Bonfiglio”.
“Occuparsi della Storia della Medicina e della Sanità di un territorio – dichiara Anselmo Madeddu - in fondo è come ripercorrere la storia stessa del suo popolo. Un popolo segnato nel passato da un’ancestrale lotta per la sopravvivenza, in una terra da sempre devastata da epidemie, da guerre, da carestie, da terremoti. E con un nemico su tutti da sconfiggere, da evitare, e per sempre da repellere: … la Peste. Proprio quella peste intesa come sinonimo di sofferenza, di malattia e di miseria, l’emblema stesso del ‘Male’ assoluto, l’orrore di sempre. Quell’orrore che indusse gli uomini a chiamare peste qualsiasi epidemia e qualunque male oscuro dinanzi al quale non vi fosse stato riparo alcuno, dalla presunta peste di Tucidide, che in realtà fu un’epidemia di vaiolo, al colera siracusano dell‘800. Tutte, in qualche modo, furono ‘Pesti’ nell’immaginario collettivo di questo popolo”.
“Questa, dunque, - continua Madeddu - è una Storia di ‘Medici’, di “Malattie”, ma è anche una storia di “Istituzioni Sanitarie”. Come ad esempio quella del Prothomedicato e delle sue Consietudines et Observantiae, ovvero il manifesto ideologico di quella straordinaria rivoluzione etica e scientifica che venne allora miracolosamente a realizzarsi nella Siracusa del ‘500, e nella organizzazione della professione medica. Vicende di straordinaria importanza, di cui i siracusani avevano perso memoria e che abbiamo recuperato attraverso dei preziosi ed inediti documenti ritrovati all’Archivio di Stato. Ma il leit motiv che attraverserà tutto il racconto resterà sempre lo stesso: … ad repellendam Pestem! E così, attraverso la Storia della Sanità, si finirà col ripercorrere la storia stessa della lotta tra il Bene e il Male che da sempre ha affollato i sogni e gli incubi della nostra gente. Incubi popolati di pesti, appunto, e di untori, sogni alimentati dalla “fede” e dalla “speranza”, regalandoci, qua e là, accanto alle pagine più oscure della nostra storia, anche autentiche perle d’immensa civiltà, ed insegnamenti di cui far davvero tesoro”.
22 giugno 2016
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