Quotidiano on line
di informazione sanitaria
24 NOVEMBRE 2024
Scienza e Farmaci
segui quotidianosanita.it

Vaccini Covid. Bambino Gesù: “Negli immunodepressi l’efficacia è minore. Terza dose indispensabile”


Da tre studi condotti dai ricercatori dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù su 3 diverse categorie nuovi dati sulla vaccinazione contro il virus Sars-CoV-2 su pazienti con il sistema immunitario compromesso. Vaccini sicuri anche sui più fragili: nessuna reazione avversa significativa.

04 OTT - Tre pazienti immunodepressi su 10 non rispondono al vaccino anti Sars-CoV-2. Sette su 10 sviluppano anticorpi e linfociti specifici contro il virus, soprattutto dopo la seconda dose, ma in quantità inferiori rispetto alle persone sane.
 
Il dato emerge da 3 studi condotti dai ricercatori dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù su 3 diverse categorie vulnerabili: pazienti affetti da immunodeficienza primitiva, pazienti sottoposti a trapianto di cuore/polmone e un gruppo con trapianto di fegato/rene. I risultati indicano la necessità di accrescere il livello di protezione dei più fragili con dosi di richiamo e confermano ulteriormente la sicurezza dei vaccini anti-Covid: nessuna reazione avversa significativa.
 
Gli studi sull’efficacia dei vaccini anti-Covid sugli immunodepressi sono stati condotti su un gruppo di 21 pazienti affetti da immunodeficienza primitiva; una coorte di 34 ragazzi e giovani adulti sottoposti a trapianto di cuore e polmone (30 cuore, 2 cuore-rene, 2 polmone) e un gruppo di 45 giovani con trapianto di fegato e rene (12 fegato, 33 rene).
 
Le indagini sui pazienti con immunodeficienza primitiva e sul gruppo di trapiantati cuore/polmone sono state condotte dall’Unità di ricerca di Immunologia clinica e Vaccinologia, e sono state pubblicate, rispettivamente, sulle riviste scientifiche Frontiers in Immunology e Transplantation. Entrambe fanno parte di uno studio più ampio, denominato CONVERS, a cura dei medici e dei ricercatori guidati dal prof. Paolo Palma, responsabile di Immunologia clinica e Vaccinologia del Bambino Gesù, che include altre 3 ricerche in via di conclusione su pazienti con infezione perinatale da HIV, malattia infiammatoria cronica intestinale e Sindrome di Down. Lo studio sui giovani con trapianto di fegato e rene è stato invece coordinato dai ricercatori della struttura complessa di Follow-up Trapianto renale guidata dal dott. Luca Dello Strologo.
 
Su tutti i pazienti inclusi nei 3 studi è stata analizzata sia la risposta sierologica al vaccino (cioè la quantità di anticorpi presenti nel sangue), sia la risposta cellulare (ovvero la presenza di linfociti T specifici contro il Sars-CoV-2 e, nel caso dei trapiantati di fegato e rene, dei linfociti B). I dati sono stati poi confrontati con quelli di gruppi di controllo composti da persone sane, sottoposte alla vaccinazione anti-Covid nello stesso periodo.
 
 
I risultati. Dai tre studi emerge che, in media, il 30% dei pazienti immunodepressi non sviluppa alcuna forma di immunità al virus, mentre il restante 70% risponde al vaccino, soprattutto dopo la seconda dose, ma in misura minore rispetto ai soggetti sani (meno anticorpi e meno linfociti specifici contro il Sars-CoV-2) e con delle differenze da gruppo a gruppo.
 
Pazienti con immunodeficienza primitiva: l’analisi sierologica effettuata dopo la seconda dose di vaccino ha rilevato che il 14% dei ragazzi non ha sviluppato anticorpi. Sul restante 86% è stata riscontrata una buona risposta anticorpale, benché inferiore al dato medio del gruppo di controllo. L’analisi cellulare ha invece rilevato l’assenza dei linfociti T specifici nel 24% dei soggetti inclusi nello studio.
 
Pazienti con trapianto di cuore e polmone: al termine del ciclo vaccinale il 31% dei giovani inclusi nello studio non ha sviluppato anticorpi. Sul restante 69% è stata registrata una risposta anticorpale, ma a livelli significativamente inferiori a quelli del gruppo di controllo. Stesse percentuali sul fronte dell’analisi cellulare: nessun incremento di linfociti T SARS-CoV2 specifici per il 31% dei pazienti.
 
Pazienti con trapianto di fegato e rene: dopo la seconda dose ha risposto al vaccino l’83% dei trapiantati di fegato e il 58% dei trapiantati di rene, con una sostanziale concordanza tra risposta sierologica e cellulare. “La diversa risposta al vaccino tra i trapiantati di fegato e il gruppo sottoposto al trapianto di rene – spiega Luca Dello Strologo – sembra correlata al tipo di immunosoppressori somministrati. Alcuni farmaci più di altri, infatti, interferiscono sulla capacità dell’organismo di attivare la risposta immunitaria a seguito di uno stimolo immunogeno”.
 
 
Terza dose. “I risultati dei nostri studi dimostrano che è indispensabile proteggere le categorie più fragili somministrando la terza dose di vaccino, calibrando i dosaggi o ricorrendo a nuove formulazioni vaccinali adiuvate in grado di potenziare la risposta immunitaria al virus e mantenerla nel tempo – sottolinea Paolo Palma – al tempo stesso è necessario raggiungere una copertura vaccinale quanto più estesa possibile. Il rischio di infezione è maggiore tra i bambini e i ragazzi immunodepressi. Ognuno di noi, con il proprio vaccino, è responsabile anche della loro salute”.
 
 
 
Vaccini sicuri. Tutti gli studi confermano la sicurezza del vaccino anti Sars-CoV-2 anche sulle categorie più fragili: nei tre gruppi analizzati, dopo la somministrazione delle dosi sono stati registrati solo effetti collaterali transitori e di lieve entità. In nessun caso è stato necessario il ricovero ospedaliero.
 

04 ottobre 2021
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Scienza e Farmaci

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale e operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy