Covid. Ema: “Il mix di vaccini può essere una strategia ma le evidenze sono ancora limitate non è facile fornire una raccomandazione”
Su Moderna è atteso a luglio l'esito della valutazione per il suo utilizzo anche per i ragazzi di età compresa tra 12 e 17 anni. Quanto ai casi di trombosi associata a trombocitopenia, "su oltre 6 milioni di persone vaccinate contro Covid con il vaccino J&J nello spazio economico europeo. E su 45 milioni di vaccinati con AstraZeneca abbiamo 405 casi potenziali". Ribadito poi che tutti i vaccini proteggono contro le varianti ma che sarebbe opportuno anticipare la seconda dose di AstraZeneca per offrire una maggiore copertura.
17 GIU - "Abbiamo dati limitati sul mix di vaccini contro il Covid ma alcuni studi preliminari mostrano che la risposta immunitaria sia soddisfacente e non emergono problemi per quanto riguarda la sicurezza. Sembra che sia una strategia che potrebbe essere adottata. Ma dobbiamo ancora raccogliere tutte le informazioni. Dal punto di vista dell'Ema non è facile in questo momento fornire una raccomandazione a causa dei dati limitati".
Così
Marco Cavaleri, responsabile della strategia vaccinale dell'Ema nel corso del periodico briefing con la stampa.
L'Agenzia europea del farmaco "ha iniziato a valutare una domanda per estendere l'uso del vaccino Covid-19 di Moderna per i ragazzi di età compresa tra 12 e 17 anni. L'esito della valutazione è previsto a luglio, a meno che non siano necessarie ulteriori informazioni", ha spiegato
Noel Wathion, vice direttore esecutivo dell'Ema.
"Abbiamo 4 vaccini in fase di revisione: Curevac, Novavax, Sinovac (Vero Cell) e il vaccino Sputnik. Per questi vaccini, la revisione continua fino a quando l'Ema non avrà prove sufficienti per una domanda formale di autorizzazione all'immissione in commercio - ha proseguito Wathion -. Attualmente, i vaccini autorizzati sembrano proteggere da tutti i ceppi dominanti mentre l'esito della valutazione per estendere l'uso del vaccino Moderna ai giovani di età compresa tra 12 e 17 anni è previsto entro luglio, a meno che non siano necessarie ulteriori informazioni".
Sempre in tema di varianti, "abbiamo visto dei dati preliminari in Gb, secondo cui il vaccino AstraZeneca dovrebbe essere protettivo contro la variante Delta, ma» emerge anche che la seconda dose dovrebbe aumentare la protezione. E considerato che la protezione dopo la prima dose è più bassa di quella che vediamo con la variante Alpha è importante cercare di vedere se l'intervallo fra le due dosi possa essere accorciato", ha aggiunto Cavaleri.
A seguire, è stato fatto il punto su rari eventi avversi gravi registrati ad oggi a seguito di vaccinazioni con vaccini adenovirali: "Ad oggi abbiamo 10 possibili casi di trombosi associata a trombocitopenia su oltre 6 milioni di persone vaccinate contro Covid con il vaccino Johnson & Johnson nello Spazio economico europeo. E su 45 milioni di vaccinati con AstraZeneca abbiamo 405 casi potenziali di queste trombosi atipiche con bassi livelli di piastrine. Rivedremo attentamente questi possibili casi che rimangono rari", ha sottolineato
Georgy Genov, responsabile della Farmacoviglianza dell'Agenzia europea del farmaco.
Infine, "il comitato di farmacovigilanza Prac dell'Agenzia europea del farmaco Ema sta attualmente continuando ad analizzare le segnalazioni di miocarditi e pericarditi riportate dopo vaccinazione anti-Covid con prodotti a mRna. Stiamo monitorando strettamente questo aspetto da aprile, ma non ci sono abbastanza dati per stabilire un nesso causale in questo momento. Sembra comunque che il numero di casi sia molto basso e che queste miocarditi e pericarditi si presentino in forma moderata e si risolvano in pochi giorni. Alcuni pazienti sono stati ricoverati, ma si sono ripresi Incoraggiamo gli operatori sanitari a riportare questi casi ed altri potenziali effetti avversi e le persone a rivolgersi a un medico in caso di sintomi. Continueremo a monitorare queste condizioni e considereremo se necessario ulteriori azioni".
17 giugno 2021
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