Recovery Plan. Farmindustria: “Puntare su incentivi a imprese e Digital Health. Noi pronti a investire 4 miliardi”
Audizione sul Piano italiano per l’associazione delle imprese del farmaco. Tra le proposte la creazione di regole attrattive per aumentare gli investimenti in Ricerca, ad esempio con procedure più efficaci per gli studi clinici e adatte ai nuovi paradigmi della digital health e assicurare una gestione della spesa attenta al valore scientifico e industriale e sostenibile per gli investimenti, lontana da approcci economicistici che invece li allontanano.
05 FEB - “L’industria farmaceutica attraversa una fase di grande innovazione: da 36 nuovi farmaci ogni anno nel Mondo degli anni scorsi, nei prossimi passeremo a 54 all’anno, per cure molto più personalizzate. A queste innovazioni “di frontiera” se ne accompagnano altre “di prossimità”, quali ad esempio nuove formulazioni, nuove vie di somministrazione, combinazioni tra farmaci e device, di grande importanza per le speranze di cura e la qualità della vita. In questo contesto, l’industria farmaceutica, in un quadro favorevole di incentivi e regole, è pronta a promuovere investimenti aggiuntivi in Italia per oltre 4 miliardi di euro nel periodo 2021-2024 (+40% rispetto a 3 miliardi già effettuati ogni anno), circa 2,5 miliardi in Ricerca e Innovazione dei percorsi di cura e oltre 1,5 in produzione”. È quanto ha affermato
Lorenzo Wittum, componente del comitato di Presidenza di Farmindustria in audizione sul Recovery Fund in Commissione Affari Sociali.
Le aziende poi hanno illustrato alcune proposte tra cui incentivi strutturali per le aziende come crediti di imposta alla Ricerca, transizione 4.0 e patent box, partner pubblico-provato. E poi regole attrattive per aumentare gli investimenti in Ricerca, ad esempio con procedure più efficaci per gli studi clinici e adatte ai nuovi paradigmi della digital health.
E ancora, dare accesso alle terapie uniforme su tutto il territorio nazionale e in linea con i Lea e rispetto della proprietà intellettuale e per assicurare una gestione della spesa attenta al valore scientifico e industriale e sostenibile per gli investimenti, lontana da approcci economicistici che invece li allontanano.
Le imprese poi giudicano positivo “il finanziamento per l’ammodernamento delle infrastrutture poiché l’allineamento tra la capacità di programmazione degli investimenti del SSN e le nuove frontiere della ricerca è essenziale per assicurare l’accesso”.
Le Aziende propongono “la creazione di un Hub nazionale di eccellenza sulla Digital Health, che potrebbe essere finanziato con le risorse previste per l’intervento “Ecosistema Innovativo della Salute” (Missione Salute, dotazione finanziaria 100 milioni), focalizzato sugli aspetti scientifici, regolatori e formativi per un accesso omogeneo a livello nazionale della Sanità digitale”.
Farmindustria ritiene inoltre “fondamentale rafforzare la struttura industriale in Italia, già di prim’ordine a livello europeo, per aumentare l’indipendenza strategica del nostro Paese e di tutta la piattaforma europea.L’Italia dispone di competenze e capacità produttiva tali da poter attrarre investimenti in produzione e l’emergenza Covid ha dimostrato l’importanza di una indipendenza strategica nei beni della Salute”.
05 febbraio 2021
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