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Sangue. Al via gruppo di lavoro Mds, Aifa, Cns, Regioni e Farmindustria su produzione immunoglobuline e rischio carenza


L’obiettivo è affrontare in modo coordinato e organico il tema dell’approvvigionamento dei farmaci plasmaderivati, intervenendo preventivamente a fronte di potenziali situazioni di carenza per garantire la disponibilità dei farmaci e la continuità terapeutica. “La presenza di tutte le parti pubbliche e private interessate può essere la base per raggiungere risultati operativi già nel breve termine”, dice il Dg di Aifa Nicola Magrini. De Angelis (Cns): “Già individuate le linee d’intervento per prevenire le carenze”.

12 NOV - Si è insediato ufficialmente, con una prima riunione virtuale, il Gruppo di lavoro sulle immunoglobuline a cui partecipano Ministero della Salute, Agenzia Italiana del Farmaco, Centro nazionale sangue, i rappresentanti delle Regioni e Farmindustria. L’obiettivo del Gruppo è affrontare in modo coordinato e organico il tema dell’approvvigionamento dei farmaci plasmaderivati, intervenendo preventivamente a fronte di potenziali situazioni di carenza per garantire ai pazienti che ne hanno reale bisogno la disponibilità di questi farmaci e la continuità terapeutica.

“L’approccio scelto per affrontare questa tematica è stato lo stesso che AIFA ha applicato con successo per altre problematiche come le indisponibilità distributive dei farmaci, legate a cause di matrice diversa – commenta in una nota il Direttore Generale di AIFA Nicola Magrini – La presenza a uno stesso tavolo di tutte le parti pubbliche e private interessate a un tema così importante può essere la base per raggiungere risultati operativi già nel breve termine, a beneficio del Paese e a tutela dei pazienti”.

“Abbiamo già individuato delle linee d’intervento per prevenire le carenze”, afferma il direttore del Cns Vincenzo De Angelis: “per avvicinarci il più possibile all’autosufficienza bisogna innanzitutto agire per aumentare la raccolta di plasma. Servono poi sistemi per massimizzare l’appropriatezza di utilizzo clinico-terapeutico, e un miglioramento delle tecnologie industriali che permetta di aumentare le rese produttive”.

In Italia, il plasma raccolto dai donatori è sufficiente a coprire circa il 75% del fabbisogno nazionale di immunoglobuline, con differenze di autosufficienza assai marcate tra le Regioni. La restante parte di farmaci viene reperita sul mercato internazionale. Per la produzione è utilizzato plasma prevalentemente raccolto negli Usa, Paese che raccoglie il 67% del plasma mondiale. In questi giorni alcune associazioni di pazienti hanno segnalato i propri timori per le possibili difficoltà future nell’accesso alle terapie con immunoglobuline polivalenti, legato alla riduzione della raccolta causata dalla pandemia. Il tema è stato affrontato durante la prima riunione del Gruppo, cui hanno partecipato anche i rappresentanti del GAEF (Gruppo Aziende Emoderivati di Farmindustria), che saranno interlocutori regolari del tavolo.

Il Gruppo di lavoro, fa sapere il Gruppo, si relazionerà anche con i rappresentanti delle associazioni dei pazienti.

12 novembre 2020
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