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Coronavirus. Centro trapianti: “Attivo un numero verde per i pazienti nefropatici”


Iniziativa della Fondazione italiana del rene (Fir), in collaborazione con la Società italiana di nefrologia (Sin) e con il patrocinio del Centro nazionale trapianti per rispondere alle domande e ai dubbi dei pazienti nefropatici. Il numero è 800.822.515 

10 MAR - Un numero verde per rispondere alle domande e ai dubbi dei pazienti nefropatici sull'emergenza coronavirus: ad attivarlo è la Fondazione italiana del rene (Fir), in collaborazione con la Società italiana di nefrologia (Sin) e con il patrocinio del Centro nazionale trapianti.
 
Il lancio del servizio di pubblica utilità 800.822.515 avviene in occasione della Giornata mondiale del rene, che si celebra il 12 marzo. Fir e Sin avevano programmato iniziative di prevenzione primaria e secondaria come le porte aperte nelle nefrologie, gli screening gratuiti, le giornate di educazione sanitaria nelle scuole: tutti eventi che, nel rispetto delle disposizioni sul contrasto all'epidemia, sono sospese. Ecco perché i nefrologi italiani si mettono a disposizione attraverso il numero verde, in un momento in cui la popolazione ha bisogno di informazioni corrette, specifiche e scientificamente validate per contrastare fake news sempre più virali. Oltre al numero verde sarà lanciato anche un protocollo di informazione sulle corrette pratiche da adottare.
 
"Abbiamo accolto l’invito del presidente Mattarella che ha affermato che 'la conoscenza è il migliore antidoto alla paura'", spiega Loreto Gesualdo, presidente nazionale della Fondazione italiana del rene e presidente della Scuola di medicina dell’Università di Bari. "I pazienti dializzati sono particolarmente allarmati, in quanto soggetti fragili, con patologie pregresse e frequentemente di età avanzata, e lo stesso vale per i trapiantati, che sono immunodepressi a seguito della terapia antirigetto e, quindi, più esposti alle infezioni. Infatti ogni anno come profilassi questi pazienti vengono regolarmente vaccinati contro la sindrome influenzale, per evitare le complicanze più gravi che potrebbero derivare da una malattia virale".
 
"Il servizio offerto dalla Fondazione italiana del rene è estremamente prezioso - commenta il direttore del Centro nazionale trapianti Massimo Cardillo - perché in questo momento ognuno deve avvertire la responsabilità di tutelare le persone più fragili, e tra queste c'è certamente chi ha ricevuto un trapianto o lo aspetta: i pazienti che hanno bisogno di un rene sono circa 6.500, il 75% del totale delle nostre liste d'attesa. La Rete nazionale trapianti è costantemente al lavoro per mantenere in piena funzione l'attività clinica sul territorio nonostante l'emergenza e grazie a strumenti come il numero verde siamo in grado di rassicurare e accompagnare i nostri pazienti".

10 marzo 2020
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