Coronavirus. Da Consulcesi un docufilm anti-psicosi e fake news per medici e pazienti
Progetto gratuito di edutainment promosso da Consulcesi: autorevoli collaborazioni scientifiche e realtà aumentata. Un nuovo modello formativo per affrontare e gestire la prima pandemia dell’era social in tutto il mondo. Il presidente, Massimo Tortorella: "La potenza comunicativa del cinema, combinando divulgazione scientifica al coinvolgimento emotivo, per contrastare il virus e la cattiva informazione".
17 FEB - Cosa è più pericoloso il Covid-19 o le psicosi innescate dalle fake news sul suo conto? La pandemia cinese, la prima vera emergenza sanitaria dell’era dei social, ha messo in evidenza due urgenti necessità: formare gli operatori sanitari e creare un percorso virtuoso delle informazioni in rete e sui media.
Su questi presupposti - recependo le indicazioni della task force coordinata dal Ministro della Salute,
Roberto Speranza - nasce il nuovo progetto Ecm firmato Consulcesi: un Docufilm formativo sul nuovo Coronavirus, promosso da Consulcesi Club e dal provider Sanità in-Formazione. Oltre alla possibilità di raggiungere un’ampia platea di operatori sanitari grazie alla Formazione a Distanza (Fad), l’iniziativa si caratterizza per l’utilizzo delle tecnologie più avanzate, in particolare della realtà aumentata con cui il medico può interagire, ricreando anche modelli di tessuto in 3D.
Si risponderà all’esigenza formativa dettata dall’emergenza sanitaria con la consulenza scientifica di
Massimo Andreoni, referente scientifico del provider Sanità In-Formazione e Direttore Scientifico della Simit, Società italiana delle malattie infettive tropicali, e con il supporto di
Giorgio Nardone, psicoterapeuta di fama internazionale – verranno approfonditi, inoltre, gli aspetti psicologici legati alla paura del contagio, alla base di psicosi di massa, alimentate da fuorvianti informazioni alimentate dai social ed in alcuni casi anche dai media.
"Per l’alto valore formativo proposto - commenta
Massimo Tortorella, presidente di Consulcesi - è un progetto che rappresenta un unicum a livello mondiale, dove l’elevata qualità ed il rigore scientifico dei nostri partner istituzionali si combina ad una divulgazione ed una narrazione di forte impatto ed efficacia sociale grazie alla potenza comunicativa del cinema e al coinvolgimento di attori di fama internazionale. Proprio per questo, presenteremo il docufilm ai principali Festival, a partire da quello di Cannes. Puntiamo a creare un modello formativo che dall’Italia possa essere esportato al resto del mondo andando a contribuire anche a quel coordinamento internazionale ritenuto necessario anche dall’Oms".
Il progetto formativo. "Completamente gratuito, grazie ad una modalità di fruizione semplice e veloce, il docufilm si rivolge essenzialmente agli operatori sanitari ma sarà a disposizione anche dei pazienti con percorsi ovviamente suddivisi ma anche numerose parti comuni. In particolare, assume una rilevanza notevole la comunicazione - verbale e non – tra il medico ed il paziente. La metodologia didattica sarà, inoltre, valorizzata dalla realizzazione di un Paziente Virtuale attraverso il quale il discente potrà interagire con il paziente attraverso l’uso di un computer per ottenere la storia clinica, condurre un esame obiettivo e assumere decisioni diagnostiche e terapeutiche", spiega Consulcesi.
Il docufilm. Sarà diretto dal regista
Christian Marazziti, lo stesso che aveva firmato “E-bola” (e anche l’altro bestseller dei “Film Formazione” Sconnessi, rivolto al grande pubblico indagando il tema delle dipendenze da internet) e da
Manuela Jael Procaccia, sceneggiatrice specializzata in produzioni medico-scientifiche. Avrà una durata stimata tra i 40/50 minuti. La narrazione alternerà interviste di approfondimento scientifico a ricercatori ed esperti a momenti di finzione cinematografica funzionali a raccontare al meglio eventi di cronaca. Sarà dato particolare risalto all’aspetto di comunicazione medico-paziente fondamentale per non alimentare pericolose psicosi di massa e per contrastare il proliferare di fake news.
Il corso Fad. Con il supporto scientifico dei professionisti e delle istituzioni coinvolti, si approfondirà: eziologia, epidemiologia, ciclo replicativo, patogenesi, sintomatologia, diagnosi, terapia e profilassi del virus. Il progetto formativo si avvarrà, come anticipato, dei contributi di Massimo Andreoni (Direttore Scientifico Simit) e di Giorgio Nardone (Link Campus University - Psicoterapeuta). Proprio quest’ultimo affronterà non solo il tema della comunicazione medico-paziente ma anche delle psicosi di massa collegate a questo genere di eventi. Trattandosi di tematica di interesse nazionale per l’Educazione Continua in Medicina, la Commissione nazionale Ecm ha stabilito che i corsi incentrati su questo argomento potranno erogare un numero di crediti/ora maggiore rispetto ad altri, come già avviene, ad esempio, per i vaccini o per la prevenzione delle aggressioni.
17 febbraio 2020
© Riproduzione riservata
Altri articoli in Scienza e Farmaci