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Coronavirus. In atto la quarantena più ampia della storia: isolata Wuhan una metropoli di 11 milioni di abitanti, tre in più di New York


E’ solo una delle conseguenze di questa nuova emergenza sanitaria alla quale la Cina sta rispondendo con una prontezza e una condivisione delle informazioni non paragonabili ai ritardi e alle reticenze registrate quasi 20 anni fa nel caso della SARS. Ecco cosa ci si può aspettare nell’analisi di Global Data.

28 GEN - “Tra quanto accadde nei primi anni 2000 con la Sars e quanto sta accadendo ora con il nuovo Coronavirus, non c’è paragone: la risposta della Cina è stata completamente diversa nei tempi e nella condivisione delle informazioni che stavolta sono avvenute in tempo reale. Ma ora dobbiamo comunque aspettarci scenari complessi e inediti a partire dalla quarantena di una città come Wuhan che, tanto per capirsi, ha 11 milioni di abitanti, tre in più di New York”…A parlare è l’analista e direttore del dipartimento di epidemiologia di Global Data Kasey Fu.
 
Global Data
 è una società di consulenza e analisi dei dati con sede a Londra e succursali negli Stati Uniti, in Argentina, Corea del Sud, Messico, Cina, Giappone, India e Australia, non nuova a questo tipo di analisi sulle emergenze globali.
 
“La Cina – scrive Kasey Fu - si trova in una situazione simile a quella che si verificò quasi 20 anni fa durante l'epidemia di Sindrome respiratoria acuta grave (SARS). Questa volta, tuttavia, sembra che la Cina non ripeterà gli stessi errori e ha risposto rapidamente per contenere e fermare l'epidemia”.
 
“Nell'epidemia di SARS, la Cina aveva segnalato il problema all'OMS tre mesi dopo che si era verificato il primo caso. E il genoma del virus era stato sequenziato solo 5 mesi dopo dal Canada. Questa volta, invece, si può sicuramente dire che la Cina ha reagito alla velocità della luce. Eventi che hanno richiesto mesi con la SARS si sono verificati in pochi giorni con il coronavirus di Wuhan: il primo caso è stato trovato e riportato all'OMS quasi immediatamente e solo 13 giorni dopo l'intera sequenza del genoma del coronavirus è stata realizzata dalla Cina e pubblicata gratuitamente su GenBank”, ha rimarcato l’analista di Global Data.
 
“Aver sequenziato completamente il genoma così rapidamente è stato il risultato più importante che ha permesso alla Cina e ad altri paesi di compiere passi cruciali per fermare l'epidemia, come la creazione di un accurato test diagnostico e l'avvio di ricerche su vaccini e target di farmaci. L'attuale forza del sistema sanitario pubblico cinese è chiaramente visibile nella sua capacità di identificare un nuovo virus proprio durante la stagione del raffreddore e dell'influenza”, prosegue Kasey Fu.
 
"Tuttavia – osserva l’analista - mentre la Cina è stata molto aperta nella condivisione delle informazioni e nella cooperazione con le agenzie internazionali di sanità pubblica per contenere questo focolaio rispetto a quanto avvenne con la SARS, è indubbio che alcune critiche vanno fatte al Governo cinese, soprattutto perché sembra non sia stato fatto abbastanza per diffondere le informazioni al complesso della popolazione cinese”.
 
A preoccupare l’analista di Global Data due conseguenze di questa sottovalutazione nell’informazione globale: la prima è il contagio di 14 sanitari registrato il 20 gennaio quando i casi di questo tipo sono passati in un balzo da 0 a 14, un fatto allarmante, secondo Kasey Fiu – “perché 14 non è un numero esiguo, specialmente tra il personale medico che dovrebbe essere ben consapevole delle precauzioni da adottare e non si può non notare che fino al 20 gennaio non era stato comunicato che il virus si poteva trasmettere da persona a persona”.
 
Il secondo fattore di preoccupazione è che il divieto di viaggiare non sia stato istituito a Wuhan e nelle città vicine fino al 23 gennaio, ma a quel punto molte persone avevano già lasciato la città per il Capodanno lunare del 24 gennaio da trascorrere con la famiglia. “Ed è possibile – sottolinea Kasey Fu - che i portatori del virus si siano già diffusi in tutta la Cina e che la vera portata dell'epidemia si avrà solo dopo le vacanze di Capodanno”.
 
In ogni caso, prosegue l’analista di Global Data, “il Governo e il sistema sanitario pubblico cinese continueranno a essere messi alla prova nei prossimi mesi, anche perché un contenimento di queste dimensioni non è mai stato tentato prima”.
 

 
Questi, secondo Global Data, gli scenari prossimi futuri con i quali si potrebbe presto dover fare i conti:
 
L'OMS dichiara l’emergenza sanitaria globale. Una decisione al momento rinviata dopo la rapida risposta della Cina e del controllo della diffusione delle malattie al di fuori della Cina.
 
Sviluppo di trasmissioni da persona a persona al di fuori della Cina. La malattia non è attualmente una minaccia nei paesi al di fuori della Cina, ma la situazione può cambiare se si dovesse verificare una significativa trasmissione da persona a persona. E ciò dipenderà dalla virulenza del virus, che al momento non è ancora nota.
 
Espansione della quarantena su larga scala in Cina. I divieti di viaggio in tutta la città sono iniziati a Wuhan e si sono estesi a diverse città limitrofe, dando il via alla quarantena più grande della storia. Wuhan ha 11 milioni di abitanti, molti di più degli 8,6 milioni di New York City. Il governo dovrà fornire risorse sanitarie, generi alimentari e riuscire a mantenere un alto livello morale nelle aree colpite dalla quarantena. I video pubblicati su Internet mostrano che gli ospedali di Wuhan sono già in crisi per mancanza di risorse. Restrizioni di viaggio sono state introdotte nelle province fino a nord di Jilin, dove le persone che entrano in città devono superare i controlli di temperatura condotti da personale sanitario vestito con indumenti protettivi completi. Una precauzione dalla quale si può dedurre che il governo cinese si stia preparando a un aumento significativo del numero di casi.
 
Rapido incremento del numero di casi confermati. La velocità con cui una malattia si diffonde può essere una misura della sua virulenza. In questo momento, la velocità con cui sale il nuovo numero di casi è preoccupante se la si confronta con gli andamenti registrati a suo tempo con la SARS. Ma va anche detto che tale incremento così rapido potrebbe anche essere dovuto all’affinamento degli strumenti diagnostici e alla tempestività con cui è stato sequenziato il genoma.
 
Sviluppo di vaccini e farmaci. Con il genoma del virus prontamente disponibile, potremmo assistere a un rapido sviluppo di vaccini e farmaci. Sperimentazioni sull’uomo si attendono da qui a pochi mesi anche se difficilmente avremo la disponibilità di vaccini e farmaci prima di un anno.

28 gennaio 2020
© Riproduzione riservata

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