Quotidiano on line
di informazione sanitaria
24 NOVEMBRE 2024
Scienza e Farmaci
segui quotidianosanita.it

Obesity Day. Società scientifiche firmano la carta dei diritti e doveri della persona con obesità


Responsabilità, diritti e doveri, educazione, dialogo medico-paziente, gestione, prevenzione, ricerca, associazionismo responsabile,giovani e lotta allo stigma i 10 principi fondamentali della carta siglata da 15 società scientifiche. Adi: “Servono interventi urgenti per trasformare i principi generali in diritti concreti e indicare le strade da seguire per tutelare la persona con obesità”.

08 OTT - “L’obesità è una malattia potenzialmente mortale, riduce l’aspettativa di vita di 10 anni, ha gravi implicazioni cliniche ed economiche, è causa di disagio sociale spesso tra bambini e gli adolescenti e favorisce episodi di bullismo. Eppure, l’Italia e l’Europa, sino ad oggi, hanno guardato altrove! Per questo si richiede un impegno sinergico da parte delle Istituzioni, delle Società Scientifiche, delle Associazioni di Pazienti e dei Media che tuteli la persona con obesità e ne riconosca i diritti di paziente affetto da patologia.”
 
Con questo appello l’Adi, Associazione Italiana di Dietetica e nutrizione clinica, la sua Fondazione e l’Italian Obesity Network, Io-Net hanno sottoscritto oggi alla Camera dei Deputati la “Carta dei diritti e dei doveri della persona con obesità”, insieme ad altri 12 firmatari tra società scientifiche, associazioni di pazienti e cittadini, fondazioni e Csr attive nella lotta all’obesità in Italia: Intergruppo parlamentare “Obesità e Diabete”- Anci; Amici Obesi; CittadinanzAttiva; Csr Obesità; Siedp; Simg; Sicob; Sie; Ibdo Foundation; Forisie e Open Italia; Sio; Iwa.
 
La Carta firmata in occasione della presentazione della 19ma edizione dell’Obesity Day, la campagna di sensibilizzazione e prevenzione dell’obesità, promossa tutti gli anni il 10 ottobre dall’Adi, per tramite della sua Fondazione, vuole essere uno strumento di advocacy, sensibilizzazione e dialogo con le istituzioni per: "riconoscere l’obesità come malattia cronica caratterizzata da elevati costi economici e sociali; definire i ruoli degli specialisti che si occupano di tale patologia; assicurare alla persona il pieno accesso alle cure e ai trattamenti dietetico- alimentari, farmacologici e chirurgici e definire le prestazioni di cura e le modalità per il rimborso delle stesse; promuovere programmi per la prevenzione dell'obesità infantile e per la lotta alla sedentarietà; implementare un Piano Nazionale sull'obesità condiviso con tutte le Regioni per sviluppare interventi basati sull'unitarietà di approccio e una migliore organizzazione dei servizi; tutelare la persona in tutti gli ambiti sociali, culturali e lavorativi, da fenomeni di bullismo e combattere lo stigma del peso".
 
“Se vogliamo porre fine allo stigma dell'obesità - ha dichiarato Antonio Caretto, presidente della Fondazione Adi – È importante adeguare il nostro linguaggio e i nostri comportamenti aumentando la consapevolezza e migliorando la nostra conoscenza dell’impatto che la patologia ha sulla salute e tutelando i diritti della persona con obesità.”
 
Il documento prende, infatti, spunto dalla Dichiarazione universale dei diritti umani; dalla Costituzione Italiana; dalla Carta Europea dei Diritti del Malato; dallo Studio Action-Io; dalla roadmap elaborata da Open Italia e dalle raccomandazioni della World Obesity Federation per la lotta allo stigma e alla discriminazione della persona con obesità.
 
“La Carta, richiamandosi ai diritti della persona, si appella implicitamente al principio di uniformità delle azioni in essa contenuta affinché vengano applicate e rispettate su tutto il territorio nazionale – ha sottolineato Giuseppe Fatati, Presidente Io-Net – Inoltre candida le associazioni e le società scientifiche a un ruolo di controllore di queste azioni, attraverso una attività di advocacy, perché i diritti delle persone con obesità sono gli stessi dei diritti umani e sociali delle persone senza obesità”.
 
“Per affrontare la malattia è necessario investire sulla formazione, sull’ampliamento e sul coordinamento delle organizzazioni sanitarie del Paese affinché vengano offerti ai pazienti cure e trattamenti appropriati e omogenei su tutto il territorio - aggiunge Giuseppe Malfi, presidente Adi - Non tutte le strutture sanitarie sono ancora dotate di centri di dietetica e nutrizione clinica, mentre tra quelle esistenti sono rari i casi di reale interdisciplinarità degli ambiti medici. Solo riconoscendo l’obesità come malattia possiamo rendere omogenea l’assistenza sanitaria e abbattere le barriere dei sensi di colpa, dei pregiudizi socio-culturali”.
 
Il 10 ottobre, in occasione della consueta “Giornata per il Paziente”, i 130 centri di dietetica Adi distribuiti in tutta Italia e oltre 500 specialisti sono a disposizione per colloqui gratuiti di informazione, consulenze nutrizionali e valutazioni del grado di sovrappeso; 20 gli eventi pubblici di sensibilizzazione in programma nelle piazze, nelle scuole e nei centri di aggregazione delle principali città italiane. A patrocinare l’edizione 2019 dell’“Obesity Day – Peso e Benessere” anche l’Intergruppo Parlamentare Obesità e Diabete e Open –Italia, che erano presenti oggi al momento della firma.
 
“L’Intergruppo Parlamentare nasce proprio per coinvolgere il Parlamento, il Governo e tutte le Istituzioni, anche a livello locale, sulla questione che merita attenzione massima da parte dei decisori politici - ha dichiarato Roberto Pella (FI) - Come vuol significare la frase scelta per quest’anno dalla Campagna, ‘Peso e Benessere’, si tratta non solo di affrontare un rilevantissimo problema di spesa pubblica sanitaria, bensì di promuovere, a partire dalle nostre città, luoghi di vita e di lavoro più salutari, in grado di prevenire l’insorgere della malattia.”
 
“Le nostre città sono ambienti sempre più obesogeni, ove inattività fisica, cattiva alimentazione, stress e condizioni socio-economiche più disagiate sono i fattori più determinanti su cui intervenire con urgenza per invertire una tendenza che rischia di diventare irreversibile - ha aggiunto Andrea Lenzi, Coordinatore di Open Italia - Anche per questo l’obesità è una malattia che deve essere affrontata in maniera sinergica e non a silos. Obiettivo di Open è quello di creare queste sinergie tra mondo politico, clinico, sociale ed economico per prevenire l’obesità è assicurare alle persone con Obesità le migliori cure possibili.”
 
Contemporaneamente alla Carta è stata presentata, inoltre, la Campagna Io vorrei che…, un’iniziativa congiunta Io-Net, Open Italy (Obesity Policy Engagement Network) e Changing Obesity, il cui obiettivo è quello di coinvolgere e sensibilizzare le Istituzioni, gli stakeholders e le persone con Obesità sull’urgenza e la necessità di misure atte a ridurre l’impatto dell’Obesità nel nostro Paese.
 

08 ottobre 2019
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Scienza e Farmaci

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale e operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy