Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Giovedì 21 NOVEMBRE 2024
Scienza e Farmaci
segui quotidianosanita.it

Polmonite. Antibiotico-terapia di breve durata alle dimissioni più sicura

di Will Boggs

Prescrivere questi medicinali più a lungo di quanto consigliato dalla linee guida, invece, determinerebbe un aumento degli effetti collaterali associati agli antibiotici

09 LUG - (Reuters Health) – I pazienti ricoverati per polmonite che ricevono un trattamento antibiotico più lungo rispetto alla durata raccomandata, con prescrizioni alla dimissione, avrebbero una maggiore probabilità di riferire eventi avversi associati a questa terapia. A evidenziarlo è stato uno studio retrospettivo pubblicato su Annals of Internal Medicine e guidato da Valerie Vaughn, dell'Università del Michigan di Ann Arbor, negli USA.
 
I ricercatori americani hanno utilizzato i dati di uno studio in corso su pazienti ricoverati con polmonite, acquisita sia esternamente che internamente alle strutture sanitarie, per quantificare la durata del trattamento antibiotico, determinare i fattori ad esso associati e valutare i risultati della terapia.
 
La gran parte dei 6.481 pazienti inclusi nello studio, pari all'86,7%, sarebbe risultata clinicamente stabile e sarebbe stata dimessa entro il quinto giorno di ricovero. Due terzi dei pazienti avevano ricevuto antibiotici per un periodo più lungo rispetto a quanto indicato dalle linee guida, tra cui il 71,8% di quelli che avevano una polmonite presa al di fuori dell'ospedale e il 56,6% di quelli che erano stati infettati all'interno della struttura, con una durata media di due giorni in più di terapia, in particolare due giorni per il primo gruppo e uno per il secondo. Gli antibiotici prescritti alla dimissione avrebbero rappresentato la metà dei giorni totali di terapia e il 93,2% dei giorni in eccesso.
 
La durata prolungata del trattamento non sarebbe stata associata a mortalità a 30 giorni, riammissioni o al fatto di rivolgersi di più in pronto soccorso, ma le probabilità di un evento avverso riferito dal paziente sarebbero state del 5% più alte per ogni giorno di trattamento in più. “Un rischio che sarebbe sottostimato”, secondo l'esperta. Prima di dimettere un paziente che è stato ricoverato per polmonite è importante dunque “chiedersi se effettivamente l'antibiotico potrà giovare e nel caso in cui la persona ne avesse bisogno, è necessario assicurare la minima durata del trattamento”, ha sottolineato Vaughn.
 
“Come conseguenza di questo studio, nella nostra struttura abbiamo già cominciato a rivedere le nostre abitudini riguardo alla prescrizione di antibiotici, con un miglioramento anche a livello di effetti collaterali dovuti a questi farmaci”, ha sottolineato Vaughn, secondo la quale “si è persa la concezione che la prescrizione eccessiva può avvenire al momento della dimissione”.
 
Secondo Brad Spellberg, del Los Angeles County-University of Southern California Medical Center, co-autore di un editoriale sulla ricerca, “l'importanza dei risultati è che ribadisce che dare ai pazienti antibiotici per più di una settimana per la polmonite non solo non migliora la cura o la mortalità, ma in realtà provoca danni ai pazienti. Abbiamo parlato della terapia di breve durata per oltre un decennio, ma la maggior parte dei medici non ne è ancora a conoscenza”, ha concluso l'esperto.
 
Fonte: Annals of Internal Medicine
 
Will Boggs
 
(Versione italiana per Quotidiano Sanità/Popular Science)

09 luglio 2019
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Scienza e Farmaci

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale e operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy