Morelli a Mattino5: “No a psicologi in oncologia”. La risposta della Favo: “La psico-oncologia è parte della cura per i malati di cancro”
La reazione alle affermazioni dello psichiatra Raffaele Morelli a Mattino 5 della Federazione italiana delle associazioni di volontariato in oncologia: “Affermare che il supporto psicologico ai malati di cancro possa avvenire per il tramite degli oncologi medici è di una gravità inaccettabile, soprattutto se divulgata in occasione di una trasmissione televisiva ampiamente seguita dal pubblico”
29 GEN - "I malati di cancro hanno bisogno di un sostegno psicologico qualificato e specialistico per poter affrontare la malattia e tornare alla vita dopo il tumore ed è stato scientificamente dimostrato che il sostegno psicologico migliora l’efficacia dei trattamenti antitumorali e la qualità della vita messa a dura prova dal cancro". È quanto si legge in una nota della Federazione italiana delle associazioni di volontariato in oncologia a seguito della
puntata di Mattino 5 del 14 gennaio 2019, durante la quale lo psichiatra e psicoterapeuta
Raffaele Morelli ha affermato la sua contrarietà alla presenza degli psicologi nei reparti di oncologia "perché gli oncologi sono dei grandissimi psicologi e psicoterapeuti".
Con queste affermazioni - prosegue la Favo - "si disconoscono le verità che decenni di ricerche scientifiche, di esperienze nei centri di cura oncologica in Europa e nel mondo hanno dimostrato. Solo chi non conosce cosa significa vivere con un tumore può pensare che il sostegno psicologico possa essere (sia) di competenza di un professionista sanitario diverso dal psiconcologo. Affermare che il supporto psicologico ai malati di cancro possa avvenire (avvenga) per il tramite degli oncologi medici è di una gravità inaccettabile, soprattutto se divulgata in occasione di una trasmissione televisiva ampiamente seguita dal pubblico.
Favo, da sempre, ha sostenuto l’importanza del sostegno psicologico nel percorso di cura da realizzarsi attraverso la creazione e lo sviluppo di servizi di psico-oncologia integrati nei centri di cura oncologici ed ha ottenuto, grazie all’azione congiunta con la Società italiana di psico-oncologia (Sipo), l’inserimento all’interno del Piano Oncologico Nazionale 2010-2012 della psiconcologia come componente necessaria delle cure oncologiche. Questo riconoscimento - spiega la nota - è alla base dell’inclusione dell’area clinica psiconcologica nei percorsi diagnostico-assistenziali che le Aziende sanitarie e ospedaliere hanno attivato e stanno attivando in Italia. La collaborazione tra le associazioni dei pazienti e gli psiconcologi è una costante nel tempo e annualmente la situazione della psiconcologia in Italia è descritta, con approfondimenti scientifici curati dalla Sipo, nelle diverse edizioni del Rapporto dell’
Osservatorio sulla condizione assistenziale del malato oncologico, promosso e coordinato dalla Federazione italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia.
Anche la scelta di raccogliere fondi, in occasione della I e della VII Giornata Nazionale del Malato Oncologico, devoluti all’istituzione di borse di studio per giovani psiconcologi è un’ulteriore dimostrazione del fatto che le associazioni dei pazienti ritengono di vitale importanza il supporto psicologico dopo una diagnosi di cancro.
Il direttivo Favo - conclude la nota - esprime il forte auspicio che venga fatta chiarezza e riportata la corretta informazione sul valore dell’assistenza psicologica specialistica in tutto il percorso di cura contro il cancro".
29 gennaio 2019
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