Vaccini. Modello Puglia Care 3.0 per migliorare copertura su patologie croniche in età adulta previste dal Pnpv 2017-2019
Importante il ruolo della medicina generale che grazie anche alla nuova anagrafe vaccinale sarà coinvolta attivamente nel raggiungimento delle soglie previste dal Ministero. La situazione nella tappa pugliese del viaggio di QS per fare il punto a livello regionale sull’attuazione del Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale
19 DIC - Si chiama Puglia Care 3.0 il progetto attraverso il quale la regione vuole migliorare l’assistenza delle persone affette da patologie croniche e in questo quadro promuovere le vaccinazioni ritenute necessarie per queste tipologie di pazienti per prevenire eventuali complicanze dovute a malattie facilmente evitabili. Si tratta di quattro classi principali di pazienti cronici affetti da ipertensione lieve e media, insufficienza ventricolare sinistra, broncopatia cronico ostruttiva e dislipidemia sulle quali, grazie ad un accordo con la medicina generale è prevista una campagna informativa per incentivare la vaccinazione contro l’influenza, la vaccinazione sequenziale antipneumococco e l’anti Herpes-zoster.
Questa una delle risposte messe in campo a livello regionale per migliorare il tasso di copertura delle vaccinazioni in età adulta previste dal nuovo Pnvp 2017-2019. È quanto è emerso dalle interviste realizzate da Quotidiano Sanità sul tema, nella puntata pugliese del nostro viaggio nelle realtà territoriali, nell’ambito del progetto editoriale sull’adozione del Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale 2017-2019 realizzato grazie al contributo incondizionato di Msd.
Il quadro di riferimento è stato illustrato nel suo complesso dal Direttore del Dipartimento salute della Regione Puglia
Giancarlo Ruscitti nella sua intervista, che ha voluto sottolineare come la Regione abbia raggiunto tassi estremamente soddisfacenti di copertura vaccinale per quanto riguarda i vaccini obbligatori previsti dal Decreto Lorenzin. 95% il livello raggiunto per il morbillo nelle classi d’età previste dal decreto, e comunque immunità di gregge per tutte le vaccinazioni divenute obbligatorie per i bambini. Importanti sono anche le campagne informative messe in campo per sensibilizzare i genitori dei bambini dai 7 ai 14 anni sull’importanza delle vaccinazioni, a cui si aggiunge un’azione mirata verso le donne in gravidanza. Centrale è il ruolo e la collaborazione che la Regione ha voluto affidare alla medicina generale come punto di riferimento del paziente nelle varie fasce d’età.
Proprio in questo ambito, altro punto qualificante dal punto di vista dell’organizzazione del servizio di offerta vaccinale è l’istituzione da quest’anno dell’anagrafe vaccinale, alla cui implementazione parteciperà attivamente il Mmg. Grazie a questo nuovo strumento informatico inserito all’interno di un portale regionale dedicato – come ha sottolineato
Ignazio Aprile Segretario regionale Fimmg - saranno riversati tutti i dati personali relativi alle vaccinazioni degli adulti, comprensivi delle singole classi di rischio. Questo permetterà di prevedere una programmazione futura capillare delle campagne vaccinali e con la prossima stagione 2019/2020 sarà anche possibile assegnare ai singoli medici di famiglia soglie obiettivo di copertura individuale puntando sempre più ad un’alleanza con la medicina di base per il raggiungimento di livelli di copertura maggiori anche per le età adulte. Importante, in questo senso, è anche la previsione di un’offerta attiva e gratuita durante tutto l’anno del vaccino antipneumococco e anti Herpes-zoster per gli over 65, certamente utile per incentivare queste vaccinazioni.
L’azione di sistema per sensibilizzare la popolazione ad aderire alle campagne vaccinali in Puglia passa, infine, anche dalla collaborazione con le associazioni di pazienti, sindacati dei pensionati in primis. È il progetto di invecchiamento attivo Happy Ageing presente anche in questa regione, che mette insieme società scientifiche e associazioni per realizzare un’importante azione di comunicazione sull’importanza delle vaccinazioni. Un’iniziativa, questa, sottolineata nella sua intervista da
Michele Conversano, Direttore del Dipartimento di prevenzione dell’Asl di Taranto, come strumento centrale per far comprendere i rischi delle malattie e i benefici delle vaccinazioni e la loro efficacia. Da oltre vent’anni, ormai, è infatti dimostrato come all’aumentare delle coperture vaccinali diminuiscano gli accessi in pronto soccorso e i ricoveri conseguenti, con una riduzione dei costi sanitari che a queste vaccinazioni sono strettamente legati.
19 dicembre 2018
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