Lo studio
I ricercatori dell’Ospedale universitario Gentofte di Copenhagen, guidati da Daniel Modin, hanno seguito più di 134.000 pazienti con insufficienza cardiaca tra il 2003 e il 2015, con la metà dei soggetti che è rimasta nello studio per almeno 3,7 anni.
Durante lo studio, quasi 78.000 persone sono decedute per tutte le cause, tra cui 48.000 per cause cardiovascolari.
Nel complesso, è emerso che ricevere almeno una dose di vaccino antinfluenzale era associato a un rischio inferiore del 18% di morte prematura per tutte le cause e in particolare per problemi cardiovascolari.
“Abbiamo anche scoperto che la frequenza di vaccinazione annuale e la vaccinazione all’inizio della stagione erano associate a maggiori riduzioni del rischio di decesso”, sottolinea Daniel Modin. “Sapevamo già che la vaccinazione contro l’influenza giova a tutta la popolazione, ma il nostro studio ne mette in luce l’importanza nei pazienti con insufficienza cardiaca e indica che una vaccinazione annuale e costante è importante in questa popolazione di pazienti”.
L’influenza stressa il cuore, costringendolo a pompare più forte. Chi ha un’insufficienza cardiaca vede aumentare il rischio di gravi complicanze, come la polmonite.
Fonte: Circulation
Lisa Rapaport
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popsci)
18 dicembre 2018
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