Quotidiano on line
di informazione sanitaria
24 NOVEMBRE 2024
Scienza e Farmaci
segui quotidianosanita.it

Tumore al polmone: bevacizumab e chemioterapia, una combinazione efficace



Presentati per la prima volta all’European Multidisciplinary Cancer Congress a Stoccolma i risultati dello studio di fase III AVAPERL sul trattamento in combinazione con bevacizumab e chemioterapia per i pazienti con tumore polmonare non squamoso non a piccole cellule (NSCLC) in stadio avanzato. Centrato l’obiettivo primario, quello del prolungamento della sopravvivenza libera da progressione.

28 SET - Com’è stato ricordato a Stoccolma, lo studio AVAPERL,  multicentrico, randomizzato, in aperto su 362 pazienti ai pazienti con NSCLC precedentemente non trattato, ha visto la somministrazione di quattro cicli di bevacizumab, pemetrexed e cisplatino. Per coloro la cui malattia era sotto controllo (cioè che non presentava progressione) è stato possibile continuare il trattamento con bevacizumab e pemetrexed, con una sopravvivenza mediana di 10,2 mesi senza peggioramento della malattia (sopravvivenza libera da progressione, PFS). 
Nel braccio di controllo, i pazienti che hanno proseguito con la sola assunzione di bevacizumab, hanno mostrato una sopravvivenza mediana libera da progressione di 6,6 mesi (HR=0,50; p>0,001).  Non sono stati osservati nuovi eventi avversi e nello studio AVAPERL gli effetti collaterali sono stati in linea con quelli osservati nei precedenti studi clinici su bevacizumab e pemetrexed.
“Un periodo di oltre 10 mesi senza progressione della malattia non ha precedenti in questo gruppo di pazienti e ciò suggerisce che bevacizumab e pemetrexed potrebbero rappresentare un nuovo approccio terapeutico per le persone affette dalla forma più comune di tumore polmonare ", ha dichiarato Hal Barron, M.D. Chief Medical Officer and Head, Global Product Development.
Bevacizumab (Roche) è stato approvato in Europa per il trattamento di prima linea del tumore polmonare non squamoso non a piccole cellule (NSCLC) in stadio avanzato, in combinazione con chemioterapia a base di platino, seguita da bevacizumab in monoterapia fino alla progressione della malattia, sulla base di un significativo beneficio sulla sopravvivenza. AVAPERL è il primo studio di fase III a valutare la combinazione di bevacizumab e pemetrexed come terapia di mantenimento. Un recente studio su pemetrexed come terapia di mantenimento (PARAMOUNT) ha mostrato una sopravvivenza libera da progressione di 6,9 mesi per pemetrexed in monoterapia vs. 5,6 per il placebo (RR = 0,59, p <0,001).
Nell’ambito del congresso di Stoccolma, la Roche ha presentato anche altri studi. Tra questi quelli di confronto tra T-DM1 e trastuzumab più chemioterapia in soggetti con carcinoma della mammella metastatico HER-2 positivo precedentemente non trattato. E i risultati dello studio ERIVANCE BCC, condotto su pazienti con carcinoma basocellulare (BCC) avanzato, una particolare forma di tumore della pelle.
 

28 settembre 2011
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Scienza e Farmaci

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale e operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy