Celiachia. L’avena potrebbe essere un’alternativa sicura nella dieta senza glutine. Ma con alcune avvertenze. Una review canadese
di Shereen Lehman
Chi soffre di celiachia deve evitare gran parte dei cereali, ma l'avena può essere un’opzione sicura, a patto che non sia contaminata da tracce di altri cereali. A dimostralo è una revisione dei risultati di 28 studi che includevano l'avena in diete senza glutine per i celiaci
05 MAG -
(Reuters Health) - Per una persona con diagnosi di celiachia, l'aggiunta di avena a una dieta priva di glutine potrebbe non solo aumentare le alternative alimentari ma anche aiutare a seguire meglio la dieta senza glutine con una più elevata qualità della vita. Così è secondo
Elena Verdu, ricercatrice in gastroenterologia al Farncombe Family Digestive Health Research Institute presso la McMaster University di Hamilton, in Canada, il cui studio sulla compatibilità dell'avena in una dieta per pazienti celiaci è stato pubblicato su Gastroeneterology. "L’avena, rispetto ad altri cereali, è una fonte di proteine di buona qualità, vitamine e minerali e migliora la palatabilità e la consistenza degli alimenti privi di glutine", afferma.
Sulla possibilità di aggiungere l’avena nelle diete senza glutine per i celiaci i pareri sono ad oggi diversi e controversi. Per questo motivo Verdu e colleghi hanno revisionato 28 studi nei quali l’avena era inclusa come alternativa nelle diete senza glutine. "Il primo studio che suggerisce che l'avena può essere dannosa per i pazienti con malattia celiaca è stato pubblicato più di 50 anni fa. Da allora, l'aggiunta di avena a una dieta senza glutine è rimasta oggetto di polemiche”, spiega l’esperta. Tra gli studi analizzati, 8 erano studi clinici controllati, gli altri erano tutti osservazionali, per questo motivo l'esperta invita a prendere in considerazione i risultati in modo cauto.
Va anche ricordato che i chicchi di avena non contengono la stessa proteina che provoca la celiachia. "Nel nostro studio non abbiamo trovato alcuna prova che l'aggiunta di avena ad una dieta senza glutine possa influenzare i sintomi o l’attività della celiachia. Tuttavia, è importante sottolineare che alcune delle analisi prese in considerazione ai fini dello studio erano basate anche su studi non di elevatissima qualità", afferma
Verdu.
Anche se si ritiene consensualmente che l'avena pura sia sicura per la maggior parte dei pazienti con malattia celiaca, la contaminazione con altre fonti di cereali che possono contenere glutine deve essere evitata. "La purezza dell’avena dipenderà dal Paese di origine e dalle normative locali e per questo siamo rimasti sorpresi di vedere che la maggior parte delle raccomandazioni in Nord America sono ancora basate su studi condotti in Europa", conclude.
Shereen Lehman
Gastroenterology 2017
(Versione italiana Quotidiano Sanità/ Nutri&Previeni)
05 maggio 2017
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