Morbillo. Siti: “I pregiudizi antiscientifici sui vaccini mettono a rischio la salute”
Dopo l’allarme lanciato, ieri, dal ministero della Salute, dell’aumento dei casi di morbillo di oltre il 230%, da gennaio ad oggi, interviene anche la Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI): “Bisogna intervenire sul calo delle coperture vaccinali”.
17 MAR - È preoccupata la Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI) dopo i dati diffusi ieri dal Ministero della Salute sull’incidenza del morbillo in Italia, aumentato in pochi mesi di oltre il 200%.
“Siamo stati purtroppo facili profeti – ha spiegato
Fausto Francia, Presidente della SItI - quando abbiamo previsto la possibilità di un aumento dei casi di morbillo nel nostro Paese a fronte del calo delle vaccinazioni raccomandate. In varie aree del paese si è ben al di sotto del 90% di copertura e questo fenomeno non assicura più la protezione di gregge della popolazione".
"Il morbillo è una malattia non banale che può dare alcune temibili complicazioni, ma la nostra ulteriore preoccupazione è orientata al calo, sotto il 95%, dell'adesione alle vaccinazioni obbligatorie. Dobbiamo scongiurare – ha concluso Francia - il fatto che sulla base di pregiudizi antiscientifici, possano riaffiorare malattie temibili come la poliomielite o la difterite assenti da decenni nel nostro Paese”.
17 marzo 2017
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