Epatite C. Melazzini a Rai 3 “Tutta Salute”: “Cure per tutti, grazie a un Ssn solidaristico e universale”

 
Saranno garantiti i trattamenti a tutti, ha assicurato il Direttore di Aifa, perché “il nostro Paese ha la capacità di dare risposte. Ma l’obiettivo è raggiungere anche il sommerso di malati che non sanno di esserlo, attraverso un’azione di informazione e prevenzione. Allora l’epatite C sarà eradicata totalmente”

14 MAR - “Quando c’è un bisogno di salute il nostro servizio sanitario nazionale, il nostro Paese ha la capacità di dare risposte in maniera solidaristica e universale e di rispondere così concretamente ai bisogni di salute”.
 
Mario Melazzini, Direttore generale di Aifa, ospite a “Tutta Salute” programma di Rai 3, spiega così il grande impegno che Aifa sta portando avanti per l’eradicazione del virus superando così anche il problema degli alti costi.
 
“Due anni fa l’arrivo di nuovi farmaci che agiscono in maniera efficacissima sul virus dell’Epatite C – ha spiegato – ha consentito di portare i pazienti alla guarigione. Soprattutto l’arrivo di nuove e ulteriori molecole ci ha permesso, in un regime di libera concorrenza, di abbattere i prezzi e di non identificare più criteri di rimborsabilità ma di trattamento. Tutti i pazienti verranno quindi presi in carico e le terapie saranno interamente rimborsabili”.
 
La prevalenza delle infezioni da epatite C nel nostro Paese è molto alta, ha aggiunto “parliamo di circa 250-300 mila pazienti viremici che hanno necessità di essere trattati. Oggi abbiamo la possibilità di trattare 80mila pazienti l’anno per tre anni, infatti grazie al Fondo per i farmaci innovativi un grande lavoro portato avanti dal ministro Lorenzin e dal Governo, siamo riusciti a realizzare un piano industriale e sanitario per eradicare l’epatite C. Tutti i pazienti – ha aggiunto – verranno quindi reclutati dai centri di riferimento con la garanzia di ricevere il trattamento. Abbiamo un Ssn che garantisce a tutti le cure primarie anche con farmaci indispensabili”.  
Addio quindi a viaggi verso Paesi come l’India che consentivano di comprare le terapie a basso costo. “Ci sono Paesi a basso reddito come l’India – prosegue Melazzini – che grazie ad accordi con le industrie hanno potuto produrre i generici con l’impegno che venissero distribuiti solo in quei paesi”. Ora non ci sarà più la necessità, per alcuni di andare all’estero per comprare cure a minor costo: “non accadrà più – ha sottolineato – perché il paziente avrà la garanzia di essere preso in carico dalle nostre strutture e i cittadini non dovranno più andare in India”.
 
Bisogna però, ha infine ricordato il Direttore di Aifa, informare e prevenire: “Abbiamo un grande sommerso di persone affette da viremia che non sanno di essere malate solo quando riusciremo trattare tutti, grazie a un processo di informazione e prevenzione, sarà abbattuto drasticamente il rischio di contrarre l’epatite C, potenziale causa di una malattia cronica devastante”.

14 marzo 2017
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