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Anziani. L’andatura lenta è legato al deposito di placche di beta-amiloide

di Marilynn Larkin

Lo suggerisce una recente analisi pubblicata da JAMA Neurology.”In genere il rallentamento della motricità si manifesta nelle fasi precliniche della malattia di Alzheimer – ha detto Neelesh Nadkarni, dell’Università di Pittsburg in Pennsylavania, principale autore dello studio – e accelera in coloro che successivamente sviluppano decadimento cognitivo lieve e demenza di Alzheimer”.

24 NOV - (Reuters Health) - Una recente analisi pubblicata da JAMA Neurology suggerisce che la velocità del cammino nelle persone anziane con lieve decadimento cognitivo, potrebbe essere associato alla deposizione nel cervello di placche di beta-amiloide.”In genere il rallentamento della motricità si manifesta nelle fasi precliniche della malattia di Alzheimer – ha detto Neelesh Nadkarni, dell’Università di Pittsburg in Pennsylavania, principale autore dello studio – e accelera in coloro che successivamente sviluppano decadimento cognitivo lieve e demenza di Alzheimer”
 
“Negli individui anziani senza demenza – prosegue Nadkarni - la presenza di elevati livelli di fibrille di beta-amiloide sono stati evidenziati nel 30-65% dei casi di individui tra gli 80 e gli 88 anni di età. L’eccessiva quantità di beta-amiloide a livello cerebrale può svolgere un ruolo nel rallentamento del cammino negli anziani senza demenza, sebbene sia poco consistente la ricerca per sostenere questa correlazione”.

Lo studio
Il team di ricercatori ha analizzato i dati di 183 persone senza demenza, con un’età media di 85,5 anni, tra cui un sotto-campione di 144 individui cognitivamente normali, arruolati nello studio di valutazione Ginkgo dal 2000 al 2009. I ricercatori, come è stato riportato su JAMA Neurology, hanno valutato le concentrazioni cerebrali di beta-amiloide utilizzando la tomografia ad emissione di positroni (PET) e la funzione cognitiva con il Mini Mental State Examination (MMSE) e con il Trail Making test, è stata pure valutata la velocità dell’andatura oltre i 15 piedi. I partecipanti sono stati poi divisi in gruppi ad alta e bassa concentrazione di beta-amiloide ed è stato esaminata l’influenza sulla funzione cognitiva dell’allele APOE-e4, un noto fattore di rischio genetico per la demenza di Alzheimer.

Le evidenze
I risultati hanno evidenziato che i soggetti con concentrazioni maggiori di beta-amiloide avevano un’andatura più lenta rispetto a quelli con una bassa concentrazione di amiloide, sebbene i due gruppi fossero sovrapponibili quanto a demografia, rischio cardiaco, volume del cervello e dei piccoli vasi coinvolti dalla malattia, fattori che sono associati negli anziani ad un cammino più lento. “Lo studio suggerisce – ha sottolineato Daniel Franc del Centro di Salute di Santa Monica in California – una correlazione tra deposito di beta-amiloide, misurata con la PET, e la velocità dell’andatura. Tuttavia, la differenza assoluta nella velocità del cammino tra i due gruppi è relativamente esigua; inoltre il gruppo con minore deposito di beta-amiloide ha fatto registrare un maggior aumento di cadute. Queste evidenze suggeriscono che la relazione tra beta-amiloide e funzione motoria, soprattutto in termini di deambulazione, merita ulteriori ricerche”.

Fonte: JAMA Neurology

Marilynn Larkin

(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)  

24 novembre 2016
© Riproduzione riservata

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