La tecnologia in supporto dei bambini autistici
Al via un programma di tele-riabilitazione per favorire lo sviluppo relazionale, sensoriale, motorio e cognitivo dei piccoli pazienti. A condurre le attività saranno i genitori ma sempre con la supervisione on-line dell’equipe medico-psicologica
01 GIU - Metti un trattamento terapeutico per i disturbi dello spettro autistico già validato e impiegato in tutto il mondo (il modello Denver). E immergilo in un ambiente tecnologico interattivo e tele-riabilitativo. È quello che ha fatto un gruppo di clinici, ricercatori, psicologi e operatori della riabilitazione dell’Asp e dell’Azienda ospedaliera universitaria Policlinico ‘G. Martino’ di Messina e dell’Istituto di fisiologia clinica del Cnr di Pisa.Il risultato è il programma Prima Pietra (Programma di ricerca, integrazione, miglioramento, assistenza e formazione per l’innovazione dei servizi e delle tecnologie di riabilitazione dell’autismo), un progetto unico in Italia e fra primi in Europa che coinvolgerà un campione di 30 bambini dai 18 ai 30 mesi e i loro genitori. Il programma consentirà di valutare i livelli linguistici, sociali e cognitivi del bambino autistico attraverso la routine di gioco e la vita di tutti i giorni e monitorare da remoto la risposta al trattamento mediante un tablet pc, grazie a un modello condotto dai genitori con la supervisione on-line dell’equipe medico-psicologica.
“Il modello Denver classico prevede l’intervento diretto sul bambino e sull’ambiente circostante per favorirne e rafforzarne partecipazione sociale e opportunità di apprendimento”, ha spiegato Giovanni Pioggia dell’Ifc-Cnr. “Vengono attivate e valutate tutte le abilità evolutive linguistiche, sociali e cognitive della prima infanzia - parola, gioco, imitazione, movimento, comportamento e autonomia - attraverso l'offerta di materiali e di routine di gioco appartenenti alla vita di tutti i giorni, fra cui è il bambino a scegliere l'attività di apprendimento”.Con il progetto ‘Prima Pietra’ un tablet Pc diventa il cuore del sistema e permette il collegamento costante fra genitore e operatore. “Sui principi del modello Denver implementiamo un intervento terapeutico di tele-riabilitazione per favorire lo sviluppo relazionale, sensoriale, motorio e cognitivo dei piccoli pazienti, condotto dai genitori con la supervisione on-line dell’equipe medico-psicologica, connessa audio-video mediante telecamera on board”, ha aggiunto Pioggia.
Un sistema installato sul Pc gestirà il set di applicazioni e giochi terapeutici, la piattaforma interattiva e teleriabilitativa e la gestione dei dati clinici. “Il tablet sarà connesso via wireless locale alla webcam posizionata opportunamente nella stanza, per consentire l’osservazione e la comunicazione con l’operatore presso la struttura sanitaria del policlinico di Messina”. Inoltre un sistema di sensori miniaturizzati e non invasivi consentirà di controllare parametri comportamentali e fisiologici del bambino quali postura, movimento e frequenza cardiaca. A condurre la riabilitazione saranno i genitori che “saranno formati e seguiti da personale specializzato presso le loro abitazioni, contribuendo così a ridurre i costi del sistema socio-sanitario e migliorando al contempo la qualità della vita dei piccoli pazienti con Dsa e dei loro familiari”, ha concluso Pioggia. “Grazie a queste tecnologie innovative, Prima Pietra consentirà la somministrazione del Modello Denver ovunque”.
01 giugno 2011
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