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Ricoveri e degenze sempre più brevi. Ecco come, con beneficio del paziente e riduzione dei costi. Se ne parla al congresso Siared


Anestesisti e rianimatori a confronto sulle nuove procedure della cosiddetta "Fast Track Surgery" o ERAS (Enhanced Recovery After Surgery) che consente di migliorare il decorso postoperatorio, con un più veloce e benefico recupero ed una significativa diminuzione dei tempi di ricovero. Il tema è stato approfondito in apertura del 12° Congresso Nazionale SIARED, in corso a Roma fino al 12 Giugno

10 GIU - Si chiama Fast Track Surgery o ERAS (Enhanced Recovery After Surgery) l’approccio che consente oggi di migliorare il decorso postoperatorio, con un più veloce e benefico recupero ed una significativa diminuzione dei tempi di ricovero. Il tema, approfondito in apertura del 12° Congresso Nazionale della Società Italiana di Anestesia, Rianimazione, Emergenza e Dolore (SIARED), in corso a Roma fino al 12 Giugno, è di grande attualità e rappresenta una nuova metodologia che mette la persona al centro, non solo come paziente, ma anche come protagonista di tutto il percorso di cura e di intervento.

La Medicina si evolve di continuo nei diversi ambiti scientifici e tecnologici, aprendosi sempre più ad approcci clinici integrati e multidisciplinari. Questo processo si riflette in soluzioni innovative per il paziente chirurgico con percorsi clinici volti al miglior recupero dopo la chirurgia.
Insieme all’atto chirurgico, sempre più mini-invasivo grazie anche all’utilizzo di tecniche endoscopiche, laparoscopiche o robotiche, diventa fondamentale il ruolo del paziente, che verrà coinvolto attraverso un’informazione dettagliata e precisa, partecipando attivamente fin dal percorso di avvicinamento alla chirurgia e seguendo un programma di nutrizione dedicato per combattere lo stress chirurgico.

Con questo approccio, ad esempio, il digiuno prima di sottoporsi ad un intervento chirurgico è drasticamente ridotto, con conseguenti benefici sulla “fatigue” postoperatoria.

Al Congresso SIARED sono state esaminate e discusse le misure da adottare per la prevenzione della nausea e vomito, per il mantenimento della temperatura, per la gestione ottimale dei fluidi e per la rapida ripresa della funzione muscolare. Con questo approccio, l’alimentazione per via naturale verrà ripresa quanto prima in modo da iniziare precocemente la fase riabilitativa. L'obiettivo è quello di riportare nel più breve tempo possibile il paziente al suo equilibrio individuale applicando semplicemente quanto le moderne tecniche chirurgiche, anestesiologiche, infermieristiche e riabilitative hanno messo a disposizione negli ultimi anni, basandosi rigorosamente sulle evidenze scientifiche dei migliori studi pubblicati a livello internazionale.

Il nuovo approccio richiede un cambiamento culturale rispetto a tecniche consolidate, protocolli utilizzati fino a oggi o abitudini inveterate, e una maggiore integrazione tra i diversi professionisti. Sebbene i singoli elementi della Fast Track possano variare secondo il tipo di chirurgia a cui si applicano o alla struttura ospedaliera, vi sono comunque elementi comuni. La tavola rotonda multidisciplinare che si è svolta nel corso del Congresso ha riunito professionisti provenienti da diversi centri italiani che hanno presentato la loro esperienza, proponendo i modelli organizzativi che stanno attuando, oggi considerati innovativi e ancora con limitata applicazione nel panorama della sanità italiana.

Il dibattito è stato l’occasione per aprire nuovi orizzonti verso una visione più ampia per favorire quel cambiamento culturale nella cura del paziente chirurgico che, proprio a partire dal 12° Congresso SIARED,  si trasformi in un vero e proprio piano d’azione nazionale.

La Fast Track Surgery, grazie alla riduzione del periodo di degenza postoperatoria, della morbidità e della convalescenza, potrebbe inoltre avere un risvolto economico: potrebbe aiutare le strutture ospedaliere, pur nella totale sicurezza del paziente, a raggiungere gli obiettivi di spesa imposti a livello centrale. Un percorso di recupero più breve e con meno complicanze consente, infatti, di ottenere molteplici risultati come ad esempio la maggiore rotazione dei posti letto e una minore spesa per paziente per tutto quello che è legato al singolo periodo di ricovero.
 
Lorenzo Proia

10 giugno 2016
© Riproduzione riservata

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