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Cancro. Senior Italia: “Tassare di 1 centesimo ogni sigaretta per finanziare la ricerca”. Lorenzin: “Proposta da prendere in considerazione”

di G.B.

La proposta era stata recentemente avanzata anche da Aiom. Il ministro accoglie positivamente l'idea, ma avverte: “Occorre costruire efficaci meccanismi di condivisione e di comunicazione, altrimenti rischiamo che venga percepita esclusivamente come una nuova tassa e che venga quindi rifiutata”.

12 APR - Istituire un fondo ad hoc che contribuisca al rimborso alle Regioni dei farmaci oncologici innovativi, finanziato dalle accise sui tabacchi: è la proposta di FederAnziani Senior Italia, recentemente avanzata anche dall’Associazione Italiana Oncologia Medica (Aiom), per garantire le cure a tutti i cittadini. L’dea è stata illustrata dalla federazione delle associazioni della terza età in occasione di un convegno svoltosi oggi a Roma. Ogni ora in Italia vengono individuati più di 40 nuovi casi di cancro, sono 363.300 le diagnosi stimate nel 2015, è il calcolo elaborato da Senior Italia FederAnziani.

Di fronte a questo scenario, l’innovazione in oncologia ha permesso di fornire le prime risposte: negli ultimi anni le guarigioni sono aumentate del 18% (uomini) e del 10% (donne), e la ricerca scientifica ha reso disponibili armi sempre più efficaci come l’immunooncologia e le terapie target personalizzate, che potrebbero consentire di cronicizzare diverse malattie neoplastiche anche molto aggressive e in fase avanzata.
In questo contesto Senior Italia Federanziani propone di applicare un centesimo in più per ogni sigaretta venduta. Le cifre sono eloquenti: 10.900.000 sono i fumatori in Italia oggi; 140.000 le sigarette fumate ogni 24 ore; 41.000 i nuovi casi di tumore al polmone nel 2015 ma soprattutto “si deve ricordare – sottolinea una nota - che lo Stato ricava circa 11 miliardi di euro dalle accise del tabacco e impiega queste risorse in vario modo tranne quello che curarne gli effetti quando ne basterebbe una piccolissima parte, anche solo il 5%, per garantire pieno accesso a tutti i malati ai tanti farmaci in arrivo sul mercato”.

Il presidente della federazione, Roberto Messina, spiega: “Al premier Matteo Renzi, al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin e al Ministro dell’Economia Piercarlo Padoan di impegnarsi entro il 2016 a Istituire un Fondo Nazionale per l’Oncologia finanziato con un centesimo in più per ogni sigaretta, per un totale di 720 milioni di euro l’anno. Il l fondo è la risposta politica alla sfida del secolo: curare i malati di cancro, dando nuove opportunità di vita, garantendo nuove speranze e diventando il Paese più in salute del mondo. A tal fine Senior Italia FederAnziani lancerà una raccolta di firme a sostegno della propria petizione”.

La proposta “rappresenta una possibilità da prendere in considerazione – ha osservato il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin – Tuttavia occorre comunicarla e condividerla con efficacia, altrimenti si rischia che venga percepita esclusivamente come una nuova tassa e quindi che venga rifiutata. Siamo comunque impegnati al massimo per disegnare una nuova governance del farmaco, come dimostra il tavolo ad hoc che, da 5 mesi, abbiamo attivato presso la Presidenza del Consiglio. In questi ultimi anni stiamo, infatti, registrando elementi del tutto nuovi ed è in atto una vera e propria rivoluzione. Siamo dinanzi un livello di innovazione simile a quello emerso quando furono scoperti gli antibiotici”. E proprio in relazione a questo tema Lorenzin ha ricordato che “servono nuovi meccanismi di ricerca, poiché l’antibioticoresistenza è la prima causa di morte negli ospedali di tutto il mondo”.

Nel corso dei lavori è intervenuto anche Andrea Mandelli, vicepresidente della Commissione Bilancio al Senato e presidente della Fofi. “I nuovi farmaci in arrivo sono tantissimi – ha evidenziato – e questa novità evoca inevitabilmente il tema cruciale della sostenibilità del Ssn. Questo elemento, assieme al progressivo incrementa della longevità, costituisce indubbiamente un aspetto positivo ma esercita anche una fortissima pressione sui cordoni della borsa. Bisogna quindi costruire una politica di spending review che permetta di selezionare nel migliore dei modi i centri ospedalieri e decidere come effettuare un’efficace razionalizzazione degli ospedali. Serve però un approccio sistemico e non più soltanto emergenziale”.
 
“Già nel 2006, la Federazione degli Ordini dei Farmacisti aveva individuato come potenzialmente dirompenti gli aspetti che oggi abbiamo visto dibattuti qui. Da una parte il progressivo invecchiamento della popolazione, che oggi ci pone al secondo posto in Europa a un’incollatura dalla Germania. Se questo testimonia il successo della nostra sanità e lo spirito solidaristico e inclusivo della tutela della salute nel nostro paese, pone però gravi problemi di reperimento delle risorse, non soltanto per contrastare i big killer, ma anche per il trattamento delle cronicità. L’altro aspetto fondamentale è l’innovazione farmacologica” ha proseguito Mandelli . 
“Per troppo tempo molti si sono cullati nella convinzione che l’innovazione si fosse arrestata , mentre si trattava in realtà di una fase di transizione. Oggi i farmaci innovativi, quasi esclusivamente biotecnologici, giungono alla registrazione in numero sempre crescente e questo pone un’ulteriore tensione al Servizio sanitario; gli interventi tampone, le forme di razionamento delle prestazioni hanno un effetto sempre più limitato. Occorre ripensare alcuni aspetti della nostra sanità, a cominciare dalla governance ma anche dalle fonti di finanziamento e, in questo senso, anche la proposta dell’AIOM e quella analoga di Federanziani meritano di essere prese in considerazione. Abbiamo nel Servizio sanitario un bene prezioso, ma per conservarne il valore anche etico è necessario procedere a una revisione approfondita”.
 
G.B.

12 aprile 2016
© Riproduzione riservata

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