Dispositivi medici. Prende oggi il via a Roma la Conferenza nazionale. Lorenzin: “Il settore riveste un ruolo decisivo per il Ssn”
Con una spesa di quasi 6 miliardi di euro i dispositivi medici sono il secondo settore di presidi sanitari dopo il farmaco. L'Italia ha anche un ruolo decisivo sul piano della produzione ponendosi come primo polo industriuale del settore in Europa. L'ottava edizione del forum promosso dal Ministero della Salute ha al centro il tema della sostenibilità nella salvaguardia della qualità e dell'innovazione. LO SPECIALE DI QUOTIDIANO SANITÀ
17 DIC - Ha preso il via oggi a Roma la Conferenza Nazionale sui Dispositivi Medici, sotto la direzione scientifica della Direzione generale dei dispositivi medici e del servizio farmaceutico del Ministero della Salute. Appuntamento istituzionale ormai giunto alla sua ottava edizione, la Conferenza chiama, a distanza di un anno, tutti gli attori del settore a confrontarsi sui diversi e complessi aspetti tecnico-normativi, che tratteggeranno il settore dei medical device nei prossimi anni.
L'evento, strutturato in due giornate, prevede sessioni e workshop di approfondimento, ai quali saranno chiamati ad intervenire tutti gli attori del sistema: Ministero della Salute, rappresentanti regionali, esperti, nazionali ed europei provenienti da altre istituzioni e dal mondo universitario ed industriale, Assobiomedica ed altre rappresentanze associative delle imprese.
Quotidiano Sanità, media partner della conferenza, ha preparato anche per quest'anno un quaderno speciale per l'evento.
"In un quadro demografico come quello attuale, che vede la quota di popolazione anziana crescere contestualmente all’aumento della domanda di salute, le risorse economiche per il sistema sanitario richiedono di essere gestite al meglio per raggiungere il triplice obiettivo di riuscire a garantire le migliori tecnologie e innovazioni per i cittadini, lo sviluppo dell’indotto industriale e la sostenibilità economica del nostro Servizio Sanitario Nazionale. In questo contesto l’industria dei dispositivi medici rappresenta un valore aggiunto per il sistema Paese essendo tra i comparti con il più alto tasso in investimenti in Ricerca e Sviluppo in rapporto al fatturato". Così il ministro della Salute,
Beatrice Lorenzin, commenta sul nostro speciale l'importanza strategica rivestita dal settore.
"Il settore dei dispositivi medici è cresciuto moltissimo negli ultimi anni e si è sviluppato diffusamente fino a rivestire un ruolo decisivo nell’ambito del comparto sanitario. Riuscire a coniugare e garantire la sostenibilità del sistema e l’innovazione è l’obiettivo su cui si è orientata l’azione del Governo che proprio in quest’ultimo anno con il Dl Enti locali prima e nella Legge di Stabilità poi ha inserito alcuni provvedimenti che saranno in grado di stabilizzare il quadro normativo, fornire regole certe e, soprattutto, consentiranno di utilizzare al meglio le risorse disponibili per acquistare e mettere a disposizione dei pazienti le più efficaci e sicure tecnologie in ambito sanitario. Tra le misure citate vorrei ricordare l’attivazione delle Centrali uniche di acquisto, dalle quali ci attendiamo risparmi rilevanti che potranno essere reinvestiti nel comparto sanità. A queste - prosegue il ministro - si affiancherà una delle novità più rilevanti, prevista anche nel Patto per la Salute 2014 - 2016 e che ora è stata messa nero su bianco nella Legge di Stabilità 2016: la messa al centro delle politiche di programmazione sanitaria del Governo della metodologia dell’Health Techonology Assessment (HTA)".
"Sono convinta che l’VIII Conferenza Nazionale sui Dispositivi Medici sarà come ogni anno l’occasione per confrontarsi e dare forza a questo percorso che dovrà coniugare lo sviluppo dell’innovazione, la sicurezza e la qualità delle cure dei pazienti e la sostenibilità economica del servizio pubblico di oggi e di domani", conclude Lorenzin.
Sulla stessa lunghezza d'onda anche il direttore generale della direzione generale dei dispositivi medici e del servizio farmaceutico,
Marcella Marletta: "Nel comparto sanitario i principali settori industriali sono quello farmaceutico e quello dei dispositivi medici. Ma se, in tema di governance, per il primo si registra un processo istituzionale ben rodato che permette di individuare quelle tecnologie in grado di fornire il migliore contributo in termini di costo-efficacia e assicurarne l’introduzione nei Lea, dobbiamo riconoscere che per il secondo, ad oggi, il processo di governo è ancora ampiamente migliorabile".
"A questo scopo il Ministero della Salute ha istituito ed avviato una Cabina di Regia Nazionale (CdR) per l’HTA presso la DGFDM. L’auspicio del legislatore: elevare la CdR ad organo centrale per la definizione delle politiche di governance relative ai dispositivi medici. Qui si giocherà una buona parte della partita riguardante la sostenibilità e l’ammodernamento del nostro Sistema Sanitario Nazionale", spiega Marletta.
"L’occasione per verificare lo stato di avanzamento di queste novità ci è fornita, anche quest’anno, dalla VIII Conferenza Nazionale sui Dispositivi Medici. Un appuntamento - conclude - oramai considerato il più importante evento istituzionale in materia e nel quale si determineranno le migliori condizioni utili per individuare le possibili soluzioni che coniughino il necessario incentivo all’innovazione, il collegato sviluppo del settore e la sempre indispensabile sicurezza dei cittadini".
17 dicembre 2015
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